Studenti di tutto il mondo chiedono alle università di disinvestire dall’Apartheid e dai crimini di guerra israeliani

Tel Aviv – MEMO. Mercoledì, gli studenti di oltre 70 università in tutto il mondo hanno manifestato nei Campus e invieranno un’e-mail ai loro rettori, chiedendo il ritiro completo degli investimenti in aziende complici dei crimini di guerra israeliani e dell’Apartheid.

Gli studenti si concentreranno sugli investimenti delle università in aziende come Rolls-Royce, BAE, HP e Booking.com. Rolls-Royce e BAE producono le armi usate per attaccare i palestinesi che vivono sotto embargo a Gaza e HP fornisce la tecnologia utilizzata nei posti di blocco israeliani. Booking.com, invece, sponsorizza le sistemazioni nelle colonie israeliane, su terreni rubati ai palestinesi.

“Come può il nostro rettore pensare che sia accettabile investire denaro in società coinvolte con i crimini di guerra?”, ha dichiarato Manal al Nottingham. “Si parla molto di ‘decolonizzazione’, ma dobbiamo vedere dei cambiamenti concreti se questo accadrà davvero”.

Sima, di Warwick, dice “come studenti di Warwick, siamo sconvolti dal fatto che i soldi di questo campus vadano a sostenere uno stato d’Apartheid. Chiediamo al nostro rettore di disinvestire da queste società senza esitazione”.

All’inizio di questa settimana, più di 25 eminenti accademici hanno firmato una lettera aperta alle università di tutto il mondo per disinvestire in favore della Palestina. I firmatari includono il prof. Gilbert Achcar (SOAS), il prof. Ilan Pappe (Exeter), la prof. Dina Matar (SOAS), il prof. Robin DG Kelley (UCLA), la prof. emerita Caroline Rooney (Kent) e il prof. Mohamed El-Gomati OBE (York).

Shamiul Joarder, capo degli affari pubblici dell’organizzazione Friends of al-Aqsa (FOA), afferma che “il governo sta attualmente cercando di sopprimere la nostra libertà di boicottare, disinvestire e sanzionare Israele (BDS). Ma la campagna #Divest4Palestine mostra che studenti e accademici, insieme al resto degli inglesi, confermano che non tollerano la complicità con i crimini di guerra israeliani e con l’Apartheid”.

L’azione degli studenti in tutto il mondo sarà unita sotto l’hashtag #Divest4Palestine sui social media.