Il Sudafrica protesta contro gli abusi di Israele in Palestina

ronnie-kasrilsMemo. Venerdì 23 settembre, numerosi attivisti palestinesi hanno protestato davanti l’Ufficio per il Commercio dell’Ambasciata israeliana a Johannesburg contro la pratica di Israele di detenere i palestinesi senza sottoporli a processo.

Ronnie Kasrils, ex ministro dell’intelligence sudafricana e attivista anti-apartheid, ha chiesto il rilascio immediato di tutti i prigionieri politici palestinesi. Ha inoltre incoraggiato il governo sudafricano a interrompere le relazioni diplomatiche e commerciali con Israele finché i palestinesi non saranno rilasciati.

“È arrivato il momento di chiudere l’ambasciata israeliana e l’ufficio per il commercio, finché i palestinesi non saranno liberi”, ha dichiarato Kasrils tra le grida di approvazione di un gruppo di attivisti che innalzavano striscioni condannando i presunti abusi di Israele.

Ha poi dichiarato che il Sudafrica non deve rimanere in silenzio sulla questione palestinese, specialmente dopo la dichiarazione dell’ex presidente Nelson Mandela: “Sappiamo tutti troppo bene che la nostra libertà non è completa senza la libertà dei palestinesi”.

La protesta, organizzata dalla Campagna di Solidarietà per la Palestina, è stata appoggiata da numerosi ex detenuti politici appartenenti agli ex movimenti di liberazione sudafricani.

Ahmed Kathrada, ex compagno di cella di Nelson Mandela, ha affermato in una dichiarazione letta in sua vece durante una manifestazione di protesta, di appoggiare la richiesta di rilascio immediato di tutti i prigionieri palestinesi detenuti da Israele.

Gli attivisti hanno dichiarato che la protesta ha lo scopo di attirare l’attenzione sul numero allarmante di bambini palestinesi detenuti da Israele in condizioni sempre più inumane.

“Più di 700 bambini palestinesi sono perseguiti ogni anno nei tribunali militari israeliani dei territori occupati palestinesi”, ha affermato in una dichiarazione la Campagna di Solidarietà per la Palestina, condannando inoltre il ricorso di Israele alla detenzione amministrativa, pratica che prevede l’arresto senza processo e un altro arresto il giorno del rilascio, dopo aver scontato la sentenza.

Gli attivisti del gruppo hanno poi aggiunto: “Questa è una violazione evidente del diritto umanitario internazionale e ci ricorda delle stesse pratiche usate durante l’apartheid in Sudafrica”.

(Nella foto: Ronnie Kasrils, ex ministro dell’intellige in Sudafrica e attivista anti-apartheid)

Traduzione di Giovanna Niro