Sulla pelle delle donne, due volte oppresse: delitti d’onore nella Palestina occupata

violence-women-smPCHR – Centro palestinese per i diritti umani.

Comunicato stampa. 22 settembre 2013.

Il PCHR condanna l’uccisione di due donne palestinesi in Cisgiordania per “mantenere l’onore della famiglia”

Il Centro Palestinese per i Diritti Umani (PCHR) condanna l’uccisione di due donne palestinesi dei villaggi di Deir Ghosoun e di Yatta in Cisgiordania per “mantenere l’onore della famiglia”. Il PCHR chiede di indagare su questi due crimini e portare i responsabili davanti alla giustizia.

Secondo le indagini condotte dal PCHR, nel pomeriggio di sabato 21 settembre 2013, il corpo di S.M.Z., 30 anni, del villaggio di Deir al-Ghosoun, a nord di Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale, uccisa per strangolamento, è stato portato all’ospedale di Tulkarem. Il padre della vittima si è arreso alle forze di polizia palestinesi ammettendo il reato. L’ufficio del procuratore generale ha aperto un’inchiesta sul crimine e ha disposto che la salma sia portata al dipartimento di medicina legale.

Nello stesso contesto, il 12 settembre 2013, il corpo di S.’E.A., 21 anni, del villaggio di Beit Omra, a ovest di Yatta, a sud di Hebron, nella Cisgiordania meridionale, uccisa per strangolamento, è stato portato all’ospedale Abu al-Hassan al-Qasem di Yatta. La polizia palestinese è arrivata all’ospedale e ha aperto un’inchiesta. Inoltre, la polizia ha consegnato il corpo al dipartimento di medicina legale dell’università di  al-Quds – Abu Dees. Secondo la polizia, la madre della vittima è stata arrestata, perché lei stessa ha affermato di aver commesso il delitto.

Un crimine simile è stato commesso nel campo profughi di al-Nusairat, nel centro della Striscia di Gaza, l’8 marzo 2013, a seguito del quale H.S.’E, 23 anni, era stata uccisa. Così, il numero di reati per “mantenere l’onore della famiglia”, nel 2013 è salito a 3.

Il PCHR condanna con forza questi crimini e:

1 . chiede indagini serie sui 2 delitti e di portare i responsabili davanti alla giustizia; e

2 . chiede di perseguire gli autori degli omicidi per l’”onore della famiglia”, e di trattare tali omicidi come gli altri reati di omicidio volontario, prendendo in considerazione gli standard internazionali sui diritti umani.

Traduzione di Edy Meroli

Foto: http://pwwsdnews.blogspot.com.br/2011_11_01_archive.html