Sull’adesione di Hamas e del Jihad Islamico all’OLP

Il Cairo – Ma'an. Hamas ha accettato di entrare a far parte dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp), nel nome della riconciliazione palestinese.

Non vi è stata una conferma immediata, poi, i funzionari presenti al Cairo hanno informato che Hamas e il Jihad Islamico hanno dimostrato flessibilità e hanno riconosciuto la legittimità dell'Olp.

L'annuncio è arrivato dopo che il presidente Mahmoud 'Abbas ha incontrato al Cairo il leader di Hamas, Khaled Mesha'al, per “il tocco finale sull'accordo di riconciliazione tra i leader delle fazioni finora rivali”.

Funzionari del Jihad Islamico e di Iniziativa Nazionale (al-Mubadara) hanno comunicato nella tarda giornata di ieri, di aver accettato le posizioni di leadership dell'Olp.

Ayed Aghi, leader di al-Mubadara, ha confermato che la sua piccola fazione si è unita all'Olp, definendo la scelta, “una decisione del tutto naturale”.

Il capo di al-Mubadara, Moustafa Barghouthi, l'ha definita “una data storica per l'esistenza del popolo palestinese grazie allo sviluppo di una leadership nazionale con l'adesione di Hamas, del Jihad Islamico” e del suo partito “alla struttura di comando dell'Olp”.

Un leader del Jihad Islamico ha tenuto a specificare: “Un'adesione alla struttura della leadership dell'Olp non significa necessariamente un'accettazione ufficiale”.
Khaled al-Batsh ha riferito all'agenzia Ma'an che l'adesione  all'organizzazione richiederà comunque una chiara visione delle modalità di strutturazione dell'Olp, vale a dire della sua riforma.
“Adesso siamo nella fase di dialogo nazionale – riferisce al-Batsh -, stiamo lavorando alla struttura della leadership interna sulla quale ricadrà il compito di riformare l'Olp, obiettivo che auspichiamo si riesca a raggiungere”.

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