Il Cairo – Ma’an. Il capo militare dell’Egitto ha affermato lunedì che le forze armate difenderanno i confini con Israele, se necessario Lunedi le forze armate avrebbero difendere i confini con Israele, se necessario. E’ quanto hanno riferito i media di stato dopo che un dirigente israeliano ha dato voce alle preoccupazioni per i rapporti ufficiali tra i due vicini.
I rapporti tra Egitto e Israele sono tesi da quando una rivolta popolare ha rovesciato il presidente Hosni Mubarak, che aveva posto un trattato di pace con Israele al centro della sua politica regionale.
Israele ha anche detto che è preoccupato da un vuoto di sicurezza nella regione del Sinai, in Egitto, al suo confine.
Rivolgendosi alle truppe nella penisola del Sinai, durante le annuali esercitazioni sul campo, Tantawi ha dichiarato:
“I nostri confini, soprattutto quelli a nord-est, sono infiammati. Noi non attaccheremo i paesi vicini, ma difenderemo il nostro territorio. Romperemo le gambe a chiunque tenterà di attaccarci o di avvicinarsi ai nostri confini”, ha scritto l’agenzia MENA riportando il suo intervento.
I commenti di Tantawi, seguono quando dichiarato domenica dal ministro delle Finanze israeliano Yuval Steinitz in relazione alla decisione dell’Egitto di porre fine a un contratto di fornitura gas con Israele: “getta un’ombra sugli accordi di pace e la pacifica atmosfera tra Egitto e Israele.
“Perciò le nostre forze devono essere in allerta e pronte al combattimento”, ha aggiunto Tantawi.
L’Egitto, la nazione più popolosa del mondo arabo, è stato il primo a firmare un trattato di pace con Israele nel 1979, una mossa che portò all’assassinio del presidente Anwar Sadat nel 1981 per mano degli islamisti.