Tawasul III per i media e la comunicazione, Baroud: “Il sionismo è una narrazione basata su idee inventate”

Istanbul. A cura di InfoPal e MEMO.  “Il caso palestinese è una narrativa come lo è il sionismo, ma quest’ultimo è costituito “per lo più se non interamente da idee inventate”, ha dichiarato domenica lo scrittore palestinese Ramzy Baroud durante il panel “Global discourse of the Palestinian narrative”, all’ambito della tre-giorni del “Palestine International Forum”, svoltosi a Istanbul, in Turchia, e che ha visto la partecipazione di circa 800 persone da tutto il mondo – tra giornalisti, filmmaker, blogger, cartoonist, addetti alla comunicazione, attivisti, ecc.

Ha continuato Baroud: “Il sionismo, che è la base dello stato di Israele, viene comunicato al mondo occidentale come verità, ma ha così poco a che fare con la verità o è l’esatto opposto della verità. La narrativa palestinese è la verità”.

Tuttavia, i palestinesi “stanno perdendo” perché “per 25 anni siamo stati distratti dalla narrativa che è il processo di pace e chiunque si allontana da questa narrativa è classificato come un radicale, un terrorista o un simpatizzante del terrorismo. Ma i palestinesi e coloro che lavorano per ottenere i loro diritti non dovrebbero accettare questa narrativa assurda che dipinge i palestinesi come terroristi.

“È per questo motivo che la vittima palestinese è stata creata: per diffondere un’altra immagine della causa nei media. I giornalisti fanno parte della nostra resistenza e possono resuscitare ancora una volta l’unità palestinese, così noi come popolo palestinese possiamo diventare di nuovo un tutt’uno”.

A sua volta, l’ex ministro degli Affari dei prigionieri, Issa Qaraqe, ha spiegato: “Non è sufficiente per noi dire che Israele è uno stato razzista, ma che è uno stato di apartheid che pratica il fascismo”.

Come parte delle sue politiche fasciste, ha aggiunto, vi è il fatto che “dal 2015 Israele ha approvato oltre 185 leggi contro palestinesi, tra cui 15 contro prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane, e che ha istituito con le sue leggi il maltrattamento dei prigionieri palestinesi”.