Tel Aviv promuove una campagna diplomatica per ridurre il potenziale militare dell'esercito libanese

an-Nasira (Nazareth) – Infopal. In seguito agli scontri a fuoco di ieri pomeriggio tra militari israeliani e libanesi, Israele oggi afferma di voler lavorare alla riduzione degli armamenti dei militari libanesi.

Si tratta del lancio di una campagna di 'lobbying' verso Francia e Usa, che riforniscono il Libano, con particolare riferimento ad armi di ultima generazione.

Israele sostiene che queste armi passino dall'esercito verso i militari di Hezbollah, pertanto crede opportuno opporsi tramite azioni come quella oggi annunciata.

Il quotidiano israeliano “Haaretz” riporta ulteriori dettagli sugli accordi tra Usa e Libano per i rifornimenti di armi; Francia e Usa sarebbero in testa ai fornitori di armi al Libano: solo l'anno scorso, gli Usa avrebbero concluso un contratto per 400 milioni di dollari.

Al centro della critiche sollevate dallo stato ebraico le forze internazionali Onu “Unifil” di stanza nel sud del Libano.

“L'Unifil non è in grado di garantire alcuna interposizione e non è capace di arrestare o intervenire contro i militari libanesi; i militari internazionali restano a guadare”; così si esprime il governo israeliano, oggi, tramite i propri rappresentanti.

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