
Tel Aviv – Press TV. I dirigenti israeliani sono sotto shock dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato una tariffa del 17% su tutti i beni israeliani, nonostante la recente rimozione di tutti i dazi sulle importazioni statunitensi da parte di Tel Aviv.
L’aumento delle tariffe di Trump è avvenuto il giorno dopo che Israele ha annunciato la rimozione di tutti i dazi sulle merci importate dagli Stati Uniti.
Gli esperti ritengono che la decisione di Israele fosse nella speranza di un taglio tariffario simile da parte degli Stati Uniti.
Tuttavia, i dirigenti israeliani sono rimasti scioccati nell’apprendere che il governo degli Stati Uniti non solo ha rifiutato di rimuovere le tariffe sulle merci israeliane, ma le ha aumentate.
“Siamo sotto shock. Eravamo sicuri che la decisione di annullare completamente le tariffe sulle importazioni dagli Stati Uniti avrebbe impedito questa mossa. Ma non è successo”, ha affermato il giornalista israeliano Amichai Stein, citando i dirigenti israeliani.
Il commercio bilaterale tra Stati Uniti e Israele ammontava a 34 miliardi di dollari nel 2024, con gli Stati Uniti come principale partner commerciale di Israele.
L’aumento fa parte dell’annuncio di Trump sui dazi “reciproci”, che include tariffe per tutti i Paesi del mondo.
Le nuove tariffe di Trump sulle merci importate partono da un minimo del 10%, con Paesi come Turchia, Egitto e Arabia Saudita inseriti in questa categoria minima.
I commentatori hanno anche sottolineato che ironicamente le merci iraniane sono soggette a una tariffa inferiore (10%) rispetto a quelle israeliane, sebbene gli Stati Uniti abbiano da tempo imposto un embargo commerciale all’Iran.
Non è ancora chiaro come l’amministrazione Trump abbia deliberato per stabilire le nuove tariffe per i singoli Paesi e se queste nuove tariffe saranno riviste nei prossimi giorni.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.