Tendenze anti-israeliane nel Tg3. L’accusa di Furio Colombo.

Riportiamo qui di seguito un commento, apparso ieri, 15 agosto, sul Manifesto, alle critiche dell’ex direttore, e attuale editorialista, de L’Unità, on. Furio Colombo, al Tg3 di Di Bella.

Da parte nostra, cogliamo l’occasione, invece, per complimentarci con la direzione di questo tg per aver saputo, finalmente, sganciarsi un po’ dalle veline filo-Usa e filo-Israele – molto in auge in tutti gli altri notiziari -, e di aver avuto l’intelligenza e la professionalità di contrapporre agli inguardabili servizi dell’inviato Claudio Pagliara quelli degli ottimi Remondino e Innaro.

I due bravi giornalisti erano stati "congelati" da anni proprio perché, per professionalità, preparazione culturale, intelligenza e coraggio (doti ormai sempre più rare nel giornalismo italico), non erano più "in linea" con la politica Rai e, più in generale, con quella nazionale.

Forse oggi l’azienda sta iniziando a capire che non tutti gli italiani sono lobotomizzati dal ventennio berlusconiano intriso di veline – quelle in carne ed ossa e con tutti gli attributi alla luce del sole – isole di barbosi, telequiz, scempiaggini e schifezze varie, e che non sono disponibili a sorbirsi le menzogne, le informazioni parziali e tendenziose, le manipolazioni mediatiche e quant’altro questa brutta tv e parte del giornalismo italiano vogliono imporre loro.

Forse l’azienda si è accorta che c’è una percentuale, magari non altissima, di italiani che è difficile prendere in giro e manipolare e, in nome della legge del mercato e della politica, si è adeguata: in fondo, sono consumatori pure loro…

Un grazie anche a loro, ai colleghi Innaro e Remondino, per averci risparmiato dall’orrore quotidiano di un’informazione che dava spazio sempre e solo al più forte e al più crudele. E un incoraggiamento ad andare avanti per amore di questa bella professione, delle vittime delle guerre, e della nostra intelligenza.

Dal Manifesto del 15 agosto.

Tendenze anti-israeliane ? – Il 14 agosto, un editoriale dell’ex direttore dell’Unità Furio Colombo, oggi senatore Ds, ha attaccato “le chiare tendenze anti-israeliane”  della Rai, citando alcuni servizi del Tg3, il cui direttore  Di Bella, citato dal Corriere, ha ammesso: “Nella sinistra c’è una cultura diffusa se non di avversione quantomeno di impostazione storicamente palestinese”. Mancano i nomi dei reprobi. Mettiamoceli sono Ennio Ramondino,  Neliana Tersigni, Marc Innaro (e certo dimentichiamo qualcuno). Nel suo piccolo questo giornale considera i reportage e i servizi di questi inviati tra le cose migliori che la Rai ha prodotto nella sudiceria inevitabile di una guerra. Andare sul posto, registrare immagini e voci e trasmetterli è il loro, il nostro mestiere. L’hanno fatto bene, e tra la critica del politico e l’ammissione del direttore deve essergli bruciata più la seconda. Come a noi.

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