Terrorismo ambientale israeliano in Cisgiordania: allarme contro i rifiuti tossici

landfillmaanImemc. L’Autorità palestinese per la qualità dell’Ambiente ha affermato sabato che ogni individuo ritenuto responsabile dell’esportazione di rifiuti pericolosi da Israele alle terre palestinesi sarà condannato all’ergastolo e ai lavori forzati.

La minaccia giunge tra le crescenti preoccupazioni sulle politiche aziendali israeliane per le discariche di materiali tossici nelle aree controllate dai Palestinesi della Cisgiordania occupata, con la complicità del governo israeliano e l’utilizzo di collaboratori palestinesi locali, scrive l’agenzia di stampa Ma’an.

L’Autorità per la qualità dell’Ambiente, nota anche come ministero degli Affari ambientali, sta cercando di porre fine a tutte le forme di violazioni israeliane contro l’ambiente palestinese. E ha invitato i Palestinesi a collaborare con l’autorità, per sostenere il suo sforzo per un ambiente sicuro e pulito per tutti.

La dichiarazione giunge in risposta alla recente scoperta da parte della polizia doganale di un camion che trasportava rifiuti di amianto israeliani da scaricare a Tulkarem.

Le imprese israeliane situate negli insediamenti per soli ebrei della Cisgiordania scaricano regolarmente i loro rifiuti nelle aree pubbliche o nei fiumi che scorrono verso il basso e influenzano negativamente l’ambiente dei vicini villaggi palestinesi.

Il problema è aggravato dal fatto che gli insediamenti sono generalmente situati sulle colline, sopra le città preesistenti.

Mentre le autorità israeliane impongono leggi relativamente restrittive contro la distruzione dell’ambiente in Israele, molte fabbriche si sono trasferite negli insediamenti della Cisgiordania, perché le autorità sono permissive in materia di controllo e i Palestinesi non possono fermarli.

Traduzione di Edy Meroli