Timori dei leader delle Chiese di Gerusalemme per la diminuzione della presenza cristiana in Terra Santa

Gerusalemme/al-Quds – WAFA. Mercoledì, patriarchi e Capi delle Chiese a Gerusalemme hanno espresso il timore che, per vari motivi, i cristiani in Terra Santa stiano diminuendo di numero.

Nel loro messaggio natalizio annuale hanno affermato che, negli ultimi anni, “i cristiani hanno affrontato sempre più attacchi al loro libero esercizio della religione, inclusi contro la loro persona, profanazione delle loro chiese e cimiteri, restrizioni ingiustificate alla loro partecipazione al culto e minacce legali contro il possesso e la gestione dei beni ecclesiastici”.

Hanno espresso preoccupazione per il fatto che la situazione politica e l’occupazione israeliana stanno pesando sui pochi cristiani rimasti in Terra Santa.

“Un clima così scoraggiante ha portato ad una mancanza di speranza, specialmente tra i nostri giovani cristiani, che si sentono sempre più sgraditi nella terra dove i loro antenati hanno abitato fin da prima della nascita della Chiesa nella Pentecoste (*). Di conseguenza, molti stanno lasciando la regione per luoghi di maggiori opportunità, diminuendo ulteriormente la presenza cristiana al di sotto della sua minuscola minoranza del due per cento della popolazione generale”.

Hanno invitato i cristiani di tutto il mondo “a sostenere l’adesione allo status quo religioso e a continuare a lavorare e pregare per una pace giusta e duratura” in Terra Santa.

(*) La discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli e sugli altri seguaci di Gesù mentre si trovavano a Gerusalemme per celebrare la Festa delle Settimane, come descritto negli Atti degli Apostoli.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.