Un legale della Società dei prigionieri è riuscito a fare un sopralluogo e ha riportato le parole di Rida Khaled, uno dei detenuti in sciopero, proveniente dal campo profughi di al-‘Aiyn (Nablus): “Continuano a violare qualunque impegno preso, non c’è alcun rispetto di base per la nostra persona, alimenti e acqua ci vengono negati, non esistono condizioni igienico-sanitarie adeguate e non ci è concessa l’ora di uscita nel cortile”.
Insieme a quello di Etzion, il centro di detenzione israeliano di Hawara è spesso al centro delle polemiche, ritenuti entrambi i peggiori a causa dell’assenza di standard minimi a garanzia dei diritti umani.