Al-Khalil (Hebron)-Ma’an. Mercoledì 26 dicembre, l’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, Unrwa, ha annunciato la chiusura di tre uffici in Cisgiordania, a causa delle proteste e delle conseguenti minacce alla sicurezza del proprio personale.
In un comunicato ufficiale, l’Unrwa ha reso noto di essere costretta a chiudere gli uffici in questione, dal momento che le manifestazioni pacifiche di protesta si sono trasformate in “atti illegali”.
Durante le proteste, i manifestanti hanno bloccato i veicoli delle Nazioni Unite e i loro conduttori.
L’agenzia ha reso noto che una delle sue auto è stata inseguita da manifestanti con le pietre, e l’impiegata a bordo ha subito dei maltrattamenti.
In seguito alla decisione dell’Unrwa di non rinnovare i contratti a 114 dei propri dipendenti, a causa dei tagli al bilancio, manifestazioni di protesta hanno avuto luogo nei campi profughi di tutta la Cisgiordania.
L’Unrwa ha dichiarato: “La decisione relativa ai 114 contratti è stata la migliore possibile. Abbiamo voluto che la riduzione delle risorse non danneggiasse i nostri servizi. Come abbiamo chiarito in precedenza, la sicurezza delle nostre strutture e dei nostri dipendenti è una linea rossa”.
L’Agenzia Onu per l’assistenza ai rifugiati ha chiesto all’Autorità palestinese di porre fine alle proteste, affermando che queste ultime stanno disturbando le sue attività.