Tra retorica e incitamento le reazioni israeliane alla vittoria di Mursi

An-Nasira (Nazareth) – InfoPal. “Israele riconosce i processi della democrazia ne rispetta i risultati elettorali”, ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu nel commentare la vittoria di Mohammed Mursi alle presidenziali in Egitto.

“Ora auspichiamo che non ci sarà nessuna rottura da parte del nuovo potere egiziano del trattato di pace che tutela gli interessi di entrambi i Paesi”, ha aggiunto Netanyahu.

Dan Meridor, ministro israeliano dell’Intelligence e degli Affari Energetici, si accoda al primo ministro e dice: “Israele rispetterà gli esiti elettorali in Egitto con il quale si augura la cooperazione di sempre”. Anche per Meridor l’Egitto ha interesse a non annullare gli accordi con Israele.

L’opposizione israeliana richiama il proprio governo a intessere un dialogo con il nuovo Egitto.

Shelly Yachimovich, leader dell’opposizione, si pronunica in favore dell’utilità di comunicare con l’Egitto di Mursi dove, a suo parere “si sono svolte elezioni democratiche”.

“La vittoria di un esponente della Fratellanza Musulmana è importante nella misura in cui per noi è strategica la conservazione della pace”.

Meno diplomatico è il deputato israeliano Michael Ben-Ari, il quale, nella vittoria di Mursi, dice di intravedere la fine degli accordi e della pace con l’Egitto e, soprattutto, un peggioramento in materia di sicurezza nella penisola del Sinai e lungo i confini tra i due Paesi.

Ma è anche la stampa israeliana a parlare di crisi nel Sinai, area definita “ricettacolo del terrorismo” sulla frontiera, e a porre al centro della questione il traffico dai tunnel tra Gaza ed Egitto.

Il deputato Benjamin Ben-Eliezer commenta: “E’ un risveglio islamico”, pur sottolineando la necessità per Israele di mantenere i rapporti con esercito e Intelligence egiziani, e ricercando “inevitabilmente” canali di comunicazione con la nuova dirigenza egiziana.

L’ex ministro della Difesa di Israele è noto per gli stretti rapporti che aveva con Mubarak.

“L’Egitto è il Paese di maggior rilievo nell’area, ma oggi ci siamo risvegliati come fossimo all’avvento dell’Islam.

Suk quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth si legge che la pace tra Egitto e Israele entra con Mursi in una fase nuova, ma deteriorata quando riporta “sarà ancor peggio dei peggiori periodi di freddezza registrati sotto il regime di Mubarak. (…) Ora aspettiamo di sentire quale sarà la risposta di Mursi, se questi darà una risposta alle congratulazioni che Shimon Peres e Netanyahu hanno inviato a Mursi”.

L’opinione generale che si riscontra sulla stampa israeliana è quella in cui la vittoria di Mursi viene descritta come una “giornata nera e della cattiva sorte”.