Traffico d’organi: a New York, arrestata una banda di rabbini.

Pic. Il dott. Mustafa Khayatti, capo del Comitato nazionale algerino per lo Sviluppo della sanità e della ricerca, ha rivelato domenica che la polizia di New York è riuscita a catturare una gang di ebrei capeggiata da Levy Rosenbaum e coinvolta nel rapimento di alcuni bambini dall’Algeria e nel commercio dei loro organi. Rosenbaum è stato recentemente implicato in un altro caso di traffico di organi umani, che ha sollevato un polverone in Usa e Israele.

Secondo le parole di Khayatti, l’arresto della gang è avvenuto dopo che le indagini dell’Interpol hanno dimostrato che bambini algerini venivano rapiti dalle città dell’Algeria occidentale e portati in Marocco, allo scopo di estrarre i loro reni e venderli in Israele e negli Stati Uniti, per un prezzo che andava dai 20.000 ai 100.000 dollari a rene.

“L’arresto della banda di ebrei trafficanti di organi non significa che il pericolo sia passato: funzionari di alto livello ed altri esperti asseriscono che vi sono altre gang attive in diversi paesi arabi”, ha evidenziato Khayatti.
Lo scorso mese di luglio, le autorità americane arrestarono 44 persone nel New Jersey, inclusi rabbini e sindaci di religione ebraica. Tutti vennero processati per riciclaggio di denaro sporco e commercio di organi umani.

A questo proposito, un report pubblicato il mese scorso dal giornale svedese Aftonbladet accusava i soldati israeliani di rapire i palestinesi nei territori occupati, ucciderli e rubarne gli organi. Il quotidiano indicava anche un possibile collegamento tra questi crimini e l’organizzazione scoperta negli Stati Uniti.

Un’altra voce è giunta dal Comitato per il soccorso umanitario, il quale, insieme al sindacato dei medici egiziani, ha dichiarato lunedì la sua intenzione di organizzare una campagna mediatica araba e internazionale per diffondere la notizia dei furti di organi.

Il Comitato, in un suo comunicato stampa, ha invitato inoltre ad aprire un’inchiesta su questi crimini, evidenziando che nel traffico sarebbero coinvolti anche diversi chirurghi israeliani.
Come ha riferito il dott. ‘Abd al-Qader Hegazi, capo del Comitato, il sindacato dei medici egiziani ha ricevuto una lettera dall’omologo sindacato giordano sulle strategie da seguire per cooperare alla prosecuzione di ciascun israeliano coinvolto in simili reati.

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