Abdul-Salam e Nidal Ahmad Omar, due dei tre fratelli detenuti, furono imprigionati tre anni fa e condannati all’ergastolo, più altri 20 anni, per il rapimento e l’uccisione di un soldato israeliano. Tale azione aveva come obiettivo richiedere uno scambio tra il soldato e uno dei loro fratelli, Noureddin Omar, imprigionato 14 anni prima e condannato a 55 anni di carcere.
La famiglia ha rivolto un appello ai gruppi per i diritti umani affinché intervengano e monitorino le condizioni dei tre fratelli detenuti, soprattutto in considerazione dell’aumento delle violenze israeliane contro i prigionieri palestinesi.
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