
Beirut – Press TV. Almeno tre persone, tra cui un’importante figura del gruppo di resistenza palestinese Hamas, sono state uccise in un attacco aereo israeliano su una casa nel Libano meridionale, nell’ultima palese violazione di un traballante accordo di cessate il fuoco con il paese arabo.
La televisione libanese Al-Mayadeen ha riferito che un attacco di droni israeliani ha preso di mira un appartamento in strada ad-Dala’a, nella città portuale libanese di Sidone, situata a 48 chilometri a sud di Beirut.
Hassan Farhat, un membro di Hamas, e suo figlio sono stati uccisi nell’attacco aereo.
Le Brigate Qassam, l’ala militare di Hamas, hanno confermato l’assassinio in una dichiarazione, promettendo che “il percorso della resistenza continuerà fino alla completa liberazione della terra di Palestina e il sangue dei martiri sarà la luce del cammino” per i suoi combattenti.
“La politica di vigliacchi assassini da parte del regime di occupazione israeliano contro i nostri figli e combattenti, sia nei Territori palestinesi occupati che al di fuori di essi, non sarà mai in grado di impedirci di continuare sulla strada del jihad e del sacrificio”, ha affermato.
Una dichiarazione rilasciata dall’ufficio stampa del primo ministro libanese Nawaf Salam ha affermato: “L’attacco a Sidone o a qualsiasi altra regione libanese è una palese violazione della sovranità libanese, della risoluzione 1701 delle Nazioni Unite e degli accordi di sicurezza per porre fine alle ostilità”.
“Il primo ministro Salam sottolinea la necessità di esercitare la massima pressione su Israele per costringerlo a fermare i suoi continui assalti, in particolare alle aree residenziali, sottolineando che una completa cessazione delle operazioni militari è essenziale”, ha affermato.
Le forze militari israeliane hanno anche lanciato incursioni di ore in altre regioni del Libano meridionale, tra cui le città di Naqoura e Nabatieh, causando danni e vittime.
Un attacco aereo israeliano su un’auto nei pressi della città di Bint Jbeil nel Libano meridionale ha ferito due persone, giovedì mattina.
Il ministro degli Esteri libanese Youssef Rajji ha esortato l’UE a intensificare la pressione su Israele affinché si ritiri da tutti i territori libanesi occupati, cessi gli attacchi e rispetti la sovranità del Libano.
Rajji ha fatto l’appello durante i colloqui con Stefano Sannino, direttore generale per il Medio Oriente e il Nord Africa presso la Commissione europea, che ha guidato una delegazione dell’UE in visita a Beirut, ha riferito l’agenzia di stampa nazionale ufficiale del Libano.
Il ministro ha condannato la continua aggressione militare di Israele, compresi gli attacchi quotidiani nel Libano meridionale e i rinnovati attacchi a Beirut.
Israele ha dovuto accettare un cessate il fuoco con Hezbollah dopo le perdite significative subite in quasi 14 mesi di conflitto, non riuscendo a raggiungere i suoi obiettivi nell’assalto contro il Libano. Il cessate il fuoco è entrato in vigore il 27 novembre.
Dall’inizio dell’accordo, le forze di occupazione hanno condotto attacchi quasi quotidiani al Libano, violando il cessate il fuoco.
Traduzione per InfoPal di F.L.