Tre palestinesi, fra cui un bambino, rapiti a Ramallah e Gerusalemme

Imemc. Domenica all’alba i soldati israeliani hanno invaso la città di Silwad, ad est di Ramallah, nel centro della Cisgiordania, e hanno rapito un quindicenne, trattenendo il fratello di 10 anni chiuso in un bagno mentre lo interrogavano. L’esercito ha anche rapito due giovani nella Gerusalemme est occupata.
Il bambino, Hamza Shokri Hammad, è stato rapito dopo che numerosi soldati hanno sfondato la porta principale di casa e lo hanno bloccato in una delle stanze, mentre costringevano suo fratello Bilal a entrare in bagno, dove lo hanno minacciato e interrogato.
Hammad è stato fatto prigioniero prima che i soldati lasciassero la proprietà; la famiglia ha affermato che l’esercito ha confiscato telefoni cellularie e videogiochi, oltre ad aver distrutto un computer.
La famiglia ha aggiunto che i soldati hanno anche preso alcuni giocattoli di Bilal, buttandoli poi fuori dalla casa.
Il ragazzino sequestrato è figlio di Moayyad Hammad, fatto prigioniero diversi anni fa e condannato a sette ergastoli.
La scorsa settimana l’autorità carceraria israeliana ha negato ad Hamza il diritto di visitare il padre incarcerato, sotto il pretesto di essere minorenne e di aver bisogno di un permesso, nonostante per la legge israeliana ciò non sia vero.
Sempre all’alba di domenica, i soldati hanno invaso la città di al-‘Eesawiyya, nella Gerusalemme occupata, rapendo due giovani palestinesi e portandoli in un centro interrogatori in città.
I due sono stati identificati come Mahmoud Abdul-Raouf Mahmoud e ‘Amid ‘Obeid.