Tre palestinesi prigionieri, di cui due donne, soffrono di negligenza medica

Ramallah-PIC. La Commissione per i detenuti ed ex-detenuti palestinesi ha dichiarato che le prigioniere  Bayan Azzam, 24 anni, e Amal Saad, 53 anni, sono esposte a negligenza medica nelle carceri israeliane, situazione che sta compromettendo le loro condizioni psicologiche e di salute.

Hanan al-Khatib, avvocato della commissione e che ha recentemente visitato le due prigioniere, ha affermato che Saad, di Betlemme, soffre di forti dolori al collo e alla schiena, oltre all’ipertensione ed il diabete, che ha sviluppato a causa dei maltrattamenti da parte dei carcerieri, specialmente durante il suo trasferimento da e verso i tribunali.

Saad ha dichiarato all’avvocato che le catene posizionate alle caviglie durante i trasferimenti da e verso i tribunali, non tengono conto dei problemi di salute che soffre ed impediscono il flusso di sangue nel suo corpo, peggiorando le sue condizioni. Ha aggiunto che non le viene fornito un adeguato trattamento e che l’unica medicina che riceve sono degli antidolorifici.

Per quanto riguarda Azzam, l’avvocato ha affermato che si è ustionata al viso e alle mani mentre cucinava in prigione.

Azzam ha denunciato la sua esposizione a maltrattamenti e abusi medici deliberati da parte del medico nell’infermeria del carcere.

In un altro episodio, la Società per i Prigionieri Palestinesi (PPS) ha dichiarato che le condizioni di salute del prigioniero Iyad Haribat, un giovane di 35 anni di Hebron/al-Khalil, sono peggiorate a causa della negligenza medica e dei ripetuti trasferimenti carcerari.

Un avvocato della PPS ha visitato di recente Haribat e ha affermato che il detenuto “soffre di una malattia nervosa dal 2014 che gli causa tremori incontrollabili lungo il suo corpo”.

Nelle ultime settimane, il prigioniero Haribat è incapace di muoversi normalmente, dopo che le sue condizioni di salute, nel carcere di Ramon, si sono aggravate. Ora è bloccato su una sedia a rotelle, secondo l’avvocato.

Nonostante il suo bisogno di ricevere cure mediche adeguate in un ospedale privato, i carcerieri israeliani lo hanno recentemente trasferito nella prigione di Ashkelon e poi nell’infermeria della prigione di Ramla.

Il prigioniero, che ha scontato 18 dei suoi 20 anni di pena, ha detto all’avvocato che soffre di debolezza in entrambe le mani, e che non può più usarle per stringere nulla, aggiungendo che gli vengono solo somministrati tranquillanti e ipnotici come trattamento.