Tribunale israeliano nega richiesta per demolire 41 case arabe in Israele

Tel Aviv – MEMO. Mercoledì, un tribunale israeliano ha negato una richiesta del pubblico ministero per demolire 41 case nella città araba di Qalansuwa, in Israele, secondo quanto riferito da Arab48.

Le autorità israeliane stanno progettando l’estensione di una rete elettrica ad alta pressione sulle case arabe, e stanno usando ciò come pretesto per demolirle.

I proprietari delle case hanno affermato che dovrebbe esistere un piano alternativo, come è accaduto a Tel Aviv quando le autorità israeliane hanno creato una rete elettrica sotterranea.

I proprietari delle case hanno affermato che le autorità d’occupazione israeliane li discriminano, visto che non ricevono un trattamento simile a quello degli ebrei.

“Questa è una buona decisione, ma non la prenderemo sul serio”, ha dichiarato ad Arab48 uno dei proprietari.

Ha fatto notare che, nonostante la decisione del tribunale, le autorità israeliane possono, in qualsiasi momento, evacuare le case.

Nel frattempo, l’avvocato che ha difeso lo stop del piano di demolizione ha dichiarato: “Abbiamo ricevuto l’ordine che annulla la demolizione, ma non abbiamo ancora ricevuto un impegno [delle autorità israeliane] per non evacuare le case”.

L’avvocato ha anche osservato che le autorità non hanno fornito alcuna garanzia di “un giusto piano alternativo” per i proprietari delle strutture.

Secondo Arab48, Israele ha demolito circa 550 case in questa città negli ultimi anni.