
Gaza – MEMO. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato lunedì un ordine esecutivo che annulla le sanzioni contro i coloni israeliani violenti nella Cisgiordania occupata.
Le sanzioni, originariamente imposte dal suo predecessore Joe Biden a febbraio, prendevano di mira 17 coloni israeliani di estrema destra e 16 entità accusate di violenza contro i palestinesi. Esse autorizzavano i Dipartimenti di Stato e del Tesoro a congelare i loro beni negli Stati Uniti, negandone loro l’accesso, e in generale vietavano agli statunitensi di trattare con loro.
La retromarcia arriva nonostante l’escalation di violenza dei coloni israeliani contro i palestinesi in Cisgiordania e le confische di terre nel territorio occupato.
Lunedì, coloni israeliani hanno lanciato attacchi contro i villaggi palestinesi di al-Funduq e Jinsafut, nella Cisgiordania occupata, incendiando case, negozi e veicoli, ha riferito l’agenzia di stampa WAFA.
In risposta, l’Autorità Palestinese ha avvertito martedì che la rimozione delle sanzioni ai coloni porterebbe a un aumento di violenza contro i palestinesi.
“Questa decisione incoraggia i coloni a commettere altri crimini”, ha dichiarato Nabil Abu Rudeineh, portavoce dell’Autorità palestinese con sede a Ramallah.
Ha invitato la nuova amministrazione statunitense a “intervenire per fermare questi crimini e le politiche israeliane che non porteranno pace e sicurezza a nessuno”.
“La revoca delle sanzioni ai coloni estremisti li incoraggia a commettere altri crimini contro il nostro popolo. I nostri sforzi continuano a fermare il terrorismo dei coloni e a rimuovere le barriere”, ha aggiunto.
A luglio, la Corte internazionale di giustizia (ICJ) ha dichiarato illegale l’occupazione decennale della terra palestinese da parte di Israele e ha chiesto l’evacuazione di tutte le colonie in Cisgiordania e nella Gerusalemme Est.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.