
Washington. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sembra aver fatto marcia indietro sul suo controverso piano di espellere forzatamente i palestinesi da Gaza, dopo un rifiuto diffuso, affermando che “nessuno sta espellendo alcun palestinese” dall’enclave devastata dalla guerra.
Durante un incontro nello Studio Ovale con il primo ministro irlandese Micheál Martin, mercoledì, una giornalista ha chiesto dei piani di Trump per espellere i palestinesi da Gaza e se ne avesse discusso con il leader irlandese. Trump ha risposto: “Nessuno sta espellendo alcun palestinese”.
Trump aveva precedentemente proposto di sfollare in modo permanente e forzato i palestinesi da Gaza e di trasformare l’area in quella che lui chiamava la “Riviera del Medio Oriente”. Il suo piano prevedeva una zona sviluppata e libera dai palestinesi sotto il controllo e la proprietà degli Stati Uniti, dove “la gente del mondo” avrebbe potuto risiedere.
Aveva anche suggerito che la Giordania e l’Egitto accogliessero i palestinesi sfollati, una proposta che entrambi i Paesi hanno fermamente respinto. Gli esperti legali, insieme ai palestinesi, hanno condannato il piano, definendolo “pulizia etnica”.
Hamas ha accolto con favore le dichiarazioni di Trump di mercoledì. Hazem Qassem, portavoce di Hamas, ha affermato: “Se le dichiarazioni del presidente Trump rappresentano un’inversione del piano di sfollare la popolazione di Gaza, sono benvenute. Chiediamo che a questa posizione faccia seguito il ritenere l’occupazione responsabile dell’attuazione di tutti gli accordi di cessate il fuoco”, esortando Trump a non “allinearsi all’agenda sionista di estrema destra”.
(Fonti: Quds News, PIC, PressTV, agenzie).