Trump suggerisce una “pulizia” di Gaza – ed i leader dell’estrema destra israeliana l’approvano immediatamente

Washington – The Palestine Chronicle. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha proposto un controverso piano di pulizia etnica dei palestinesi di Gaza, suggerendo all’Egitto e alla Giordania di accettarli come parte di una più ampia iniziativa per raggiungere la “pace” in Medio Oriente.

Il piano, descritto dallo stesso Trump come un modo per “ripulire” Gaza, ha ricevuto l’immediato sostegno del ministro della Sicurezza nazionale israeliano di estrema destra Itamar Ben-Gvir e del ministro delle Finanze Bezalel Smotrich.

Trump, che ha definito Gaza un “luogo devastato”, ha affermato di aver discusso l’idea con il re di Giordania Abdullah II e di aver pianificato ulteriori colloqui con il presidente egiziano Abdelfattah el-Sisi.

L’agenzia di stampa statale giordana Petra ha riferito della telefonata con Trump, ma non ha fatto cenno ad alcun piano di trasferimento dei palestinesi.

Parlando a bordo dell’Air Force One, Trump ha detto: “State parlando di un milione e mezzo di persone, e noi abbiamo appena ripulito tutto”.

Trump ha continuato dicendo che nel corso dei secoli, quest’area ha visto molti conflitti e che “qualcosa deve accadere, ma è letteralmente un sito di demolizione in questo momento”.

“Quasi tutto è stato demolito e la gente sta morendo lì, quindi preferirei essere coinvolto con alcune delle nazioni arabe e costruire alloggi in un luogo diverso dove penso che potrebbero vivere in pace per un cambiamento”, ha detto.

Ha aggiunto che il trasferimento potrebbe essere temporaneo o a lungo termine e ha accennato alla costruzione di alloggi altrove per i palestinesi sfollati.

L’ex-presidente ha anche annunciato di aver ordinato al Pentagono di rilasciare un carico di bombe da 900 kg a Israele, che era stato congelato sotto l’amministrazione di Joe Biden, sottolineando il suo “fermo sostegno” a Israele.

I ministri israeliani di estrema destra hanno espresso apertamente il loro sostegno.

Ben-Gvir ha elogiato il piano di Trump, chiedendo che Israele incoraggi la “migrazione volontaria” dei palestinesi. Smotrich gli ha fatto eco, descrivendo il trasferimento di massa come una “grande idea” e impegnandosi a lavorare per la sua attuazione.

Entrambi hanno a lungo sostenuto la pulizia etnica e l’allontanamento forzato dei palestinesi da Gaza.

La guerra a Gaza, iniziata il 7 ottobre 2023, ha già causato milioni di sfollati, lasciando dietro di sé devastazioni e una delle peggiori crisi umanitarie della storia recente.

Tra l’ottobre 2023 e il gennaio 2025, gli attacchi israeliani a Gaza hanno provocato oltre 158 mila morti e feriti, la maggior parte dei quali donne e bambini, con oltre 14 mila ancora dispersi.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.