Trump sui gazawi: “Controlleremo noi Gaza. Non hanno altra alternativa che andarsene”

Trump sui gazawi: “Controlleremo noi Gaza. Non hanno altra alternativa che andarsene”

Gaza-InfoPal. Il presidente USA, Donald Trump, ha dichiarato martedì, durante la visita del criminale di guerra e con mandato di cattura internazionale, Benyamin Netanyahu, che i palestinesi di Gaza “non hanno altra alternativa che andarsene”, aggiungendo che vorrebbe che i paesi confinanti, Giordania ed Egitto, accogliessero i palestinesi espulsi con la forza, annunciando che prenderà il controllo della Striscia.

“Vorrei vedere la Giordania, vorrei vedere l’Egitto prenderne un po’”, ha affermato Trump a proposito dei palestinesi sfollati da Gaza, come se fossero oggetti.

In una precedente dichiarazione, Trump aveva descritto il territorio devastato dalla guerra come una proprietà immobiliare.

I critici sostengono che i suoi commenti, insieme a quelli del suo inviato in Medio Oriente, il miliardario costruttore immobiliare Steve Witkoff, espongono un piano più ampio per rimodellare la regione a spese dei suoi abitanti palestinesi.

Durante la visita del suo amico genocida, Trump ha tirato fuori una sedia per farlo sedere.

Le espressioni facciali di Netanyahu riflettevano immensa felicità, soddisfazione e i privilegi concessigli da Trump dopo un discorso controverso in cui Trump ha affermato che avrebbe preso il controllo di Gaza.

Nel frattempo, Netanyahu ha dichiarato che avrebbe “posto fine alla guerra con una vittoria e che la vittoria di Israele è una vittoria per l’America”.

Netanyahu: “Presidente Trump, lei è il più grande amico che Israele abbia mai avuto”.

I coloni israeliani di Tel Aviv, nella Palestina centrale occupata, hanno innalzato striscioni di ringraziamento a Trump in seguito alle sue dichiarazioni contro la Striscia di Gaza, che hanno offerto un inaspettato sostegno all’occupazione israeliana.

Il ministro delle Finanze israeliano di estrema destra Bezalel Smotrich: “Dobbiamo uccidere l’idea di uno Stato palestinese, attraverso l’annessione e l’imposizione della sovranità”.

Aryeh Deri, leader del partito israeliano Shas: “Trump, sei un messaggero di Dio per il popolo ebraico”.

Gaza è una spina nella gola degli occupanti israeliani.

La gente di Gaza respinge fermamente l’idea, insistendo sul fatto che il loro legame con la terra va oltre la mera sopravvivenza: è una questione di identità, storia e resistenza.

Per i gazawi, in particolare quelli nati e cresciuti nel territorio assediato, lo sfollamento non è un’opzione. Hanno sopportato sei guerre consecutive dal 2008, perdendo familiari e assistendo a ripetute devastazioni. Tuttavia, rimangono fermi nel loro impegno a rimanere nella loro patria.

Fonti: Quds News Telegram,

https://www.middleeastmonitor.com/20250205-trumps-gaza-plan-for-riviera-of-the-middle-east-triggers-international-condemnation

https://www.middleeastmonitor.com/20250205-trump-us-will-take-over-the-gaza-strip