Tunisia, prolungato lo stato di emergenza. Scontri tra polizia e salafiti

PressTv. La Tunisia ha prolungato lo stato di emergenza fino alla fine di gennaio 2013, con una mossa che concede alla polizia tunisina e all’esercito poteri speciali di intervento.

L’agenzia di stampa ufficiale della Tunisia, TAP, ha riferito: “[il Presidente tunisino Moncef] Marzouki ha deciso mercoledì di prolungare lo stato di emergenza di tre mesi dal 1° novembre 2012”, aggiungendo che la proroga è stata proposta dai militari del paese e da funzionari della sicurezza.

Lo stato di emergenza, che è entrato in vigore  a seguito della rivoluzione che ha portato alla cacciata del dittatore tunisino latitante Zine El Abidine Ben Ali, nel gennaio 2011, era stato prorogato mensilmente, da luglio.

Tuttavia, l’ultima proroga di tre mesi probabilmente aumenterà il timore di un peggioramento della situazione della sicurezza nel paese colpito da una serie di attentati nelle ultime settimane.

Attacchi. Le autorità dicono che almeno un salafita è stato ucciso negli scontri tra polizia e i salafiti nella capitale Tunisi.

“Un salafita è stato ucciso dopo che le forze di sicurezza hanno sparato contro i salafiti che attaccavano una stazione di polizia”, martedì, secondo quanto riferiscono fonti della sicurezza .

L’attacco è avvenuto in segno di protesta contro l’arresto di un salafita accusato di aver aggredito con un coltello  un capo della polizia.

Un residente ha detto che “le forze della sicurezza hanno sparato proiettili e gas lacrimogeni. Inseguono elementi salafiti in prossimità di Khaled Ibn Al Waleed, nell’area di Dawar Hicher”.

Dalla rivoluzione tunisina del gennaio 2011, che ha portato alla cacciata del dittatore Zine El Abidine Ben Ali dal paese, sono avvenuti numerosi scontri tra le autorità e i salafiti.