Tunnel di Gaza, i palestinesi protestano contro la chiusura annunciata dall’Egitto

Gaza – Ma’an e QudsPress. Decine di manifestanti si sono riuniti nella Striscia di Gaza meridionale, domenica e lunedì, per protestare contro la decisione dell’Egitto di chiudere i tunnel sotto il confine egiziano, usati per bypassare il blocco israeliano.

Funzionari e medici locali, insieme a un gruppo dell’Associazione degli Studiosi palestinesi si sono uniti al corteo presso il Complesso Medico Nasser, a Khan Younis.

Jamal al-Hums, direttore del centro sanitario, ha posto l’accento sulle carenze del settore sanitario a Gaza.

“L’occupazione israeliana ha superato ogni limite nell’assedio e nelle restrizioni contro la Striscia di Gaza, ha sottratto alla gente il diritto di vivere libera. Quanto ancora peggiorerà la situazione se la nostra unica speranza di sollievo, i tunnel, vengono bloccati?”

Durante un discorso al corteo, al-Hums ha lanciato un appello al presidente egiziano affinché rispetti “la promessa fatta al popolo di Gaza prima e dopo essere stato eletto”.

Dopo che Muhammad Mursi, un islamista, era stato eletto, a Gaza molti erano ottimisti sul fatto che avrebbe aperto il confine egiziano con Gaza, trattandosi dell’unico punto di ingresso e uscita a non essere controllato da Israele.

Anche se il valico Rafah, in Egitto, è stato aperto ai viaggiatori, non è attrezzato per il passaggio merci e adattarlo significherebbe dover rinegoziare trattati internazionali.

Per eludere il blocco era stata ideata un’ampia rete di tunnel sotterranei che arrivavano in Egitto, sotto l’egida di Hamas.

Il governo egiziano aveva chiuso un occhio per diversi anni, finché non ha cominciato a bloccare i tunnel dopo lo scorso 5 agosto, a seguito dell’attacco nel Sinai, dove un cecchino ha ucciso 16 soldati egiziani. Attacco in cui Hamas nega sia coinvolta la Palestina.

Durante le ultime settimane gli abitanti della Striscia di Gaza hanno protestato in manifestazioni lungo il confine, chiedendo al Cairo di riaprire i tunnel.

Funzionari di Hamas insistono con l’Egitto per la creazione di una zona di libero scambio lungo il loro confine con Gaza, per alleviare il blocco israeliano che si è fatto ancor più pesante dopo che il partito nel 2007 ha preso controllo dell’enclave costiera.

Lo scrittore palestinese Fayiz Abu Shammala, durante la protesta di lunedì, ha lanciato un appello all’Egitto affinché si trovi una soluzione per Gaza prima di distruggere i tunnel.

Chiudere i tunnel senza prima aver trovato un’alternativa significa uccidere lentamente la gente di Gaza”, ha dichiarato.

Domenica, il leader di Hamas Youssef Farhat ha avvertito di una possibile esplosione nella Striscia di Gaza a causa della ininterrotta chiusura delle gallerie da parte dell’esercito egiziano.

Rivolgendosi al presidente egiziano ha affermato: “La Striscia di Gaza ha costruito grandi speranze  su di voi, a seguito della rivoluzione egiziana, che è giunta al potere. A Gaza avevamo dichiarato che avremmo visto una nuova era.

“Fratelli egiziani, non fateci perdere la speranza in questa rivoluzione. Avanzate con passi coraggiosi verso Gaza: i tunnel sono un ripiego e non una scelta strategica”.

Farhat ha promesso che i palestinesi riempiranno i tunnel con le loro mani se si  toglie l’assedio di Gaza: “Chiedo al mondo di aprire i valichi ufficiali e fornire a Gaza ciò di cui ha bisogno, e noi provvederemo a riempire i tunnel con le nostre mani”.

Traduzione per InfoPal a cura di Viola Migliori e Leila Muftah