“Twitter chiude il mio account per ‘condotta odiosa’”

Mondoweiss.net. Twitter chiude il mio account per ‘condotta odiosa’.

Secondo Twitter, augurarsi che gli ebrei anti-sionisti fossero morti ad Auschwitz non è una violazione delle regole, mentre paragonare l’assedio di Gaza e il ghetto di Varsavia lo è.

Il 17 novembre sono stato informato da Twitter che il mio account è stato definitivamente sospeso. Non è stata fornita alcuna motivazione. Tuttavia, Jack Mendel @mendelpol, che si descrive editore web e ‘cosiddetto giornalista’ al Jewish News, si è presto vantato di aver fatto una denuncia.

Non è stata la prima volta che Twitter prende di mira il mio account. A febbraio, al culmine della campagna per liberare la 17enne Ahed Tamimi dal carcere israeliano, Twitter ha bloccato il mio account. Il mio reato? Nel mio profilo avevo una foto di soldati israeliani che attaccavano violentemente Ahed e altri bambini palestinesi. Mi hanno chiesto di ’rimuovere’.

Per questi difensori della libertà di parola, mostrare la verità su ciò che significa l’occupazione di Israele era troppo .

Il 29 agosto il mio account è stato nuovamente bloccato per aver offeso un commentatore sionista. Negli ultimi due anni un link al mio blog è stato bloccato come ‘spam’ da Twitter, ma questo sono riuscito ad aggirarlo.

A settembre, il collega blogger Richard Silverstein è stato sospeso per aver spiegato quale teppista fosse Ari Fuld, il colono armato ucciso dai palestinesi. Silverstein è stato accusato di ‘promuovere la violenza’ e violare la politica di ‘uguaglianza’ di Twitter.

Così, la nuova sospensione del mio account non è stata una grande sorpresa. Jack Mendel ha fatto un’eccezione ai tweet che ho postato, in cui ho paragonato l’assedio di Gaza alla resistenza nel ghetto di Varsavia, e ha citato il leader ebreo Marek Edelman.

La lettera aperta di Edelman del 2002 alla resistenza palestinese era piena di “confronti tra la lotta dei palestinesi e quella dei residenti del ghetto”. Edelman ha parlato “ai comandanti delle organizzazioni armate palestinesi e alle organizzazioni partigiane e ai soldati delle organizzazioni armate palestinesi”.

Per questo Marek Edelman è diventato una non-persona agli occhi del governo israeliano. Quando Marek Edelman morì nel 2009 la Polonia gli offrì un funerale di stato, a cui nemmeno l’impiegato di livello più basso dell’ambasciata israeliana ha partecipato. La resistenza antisionista ai nazisti è imbarazzante per il mito dell’eroismo sionista.

Mendel è stato l’eccezione alle mie “spregevoli osservazioni… che paragonano le recenti azioni di Israele a Gaza, dopo una raffica di oltre 400 missili, all’invasione della Polonia da parte della Germania nazista nella seconda guerra mondiale”.

Mendel era un bugiardo. La ‘raffica’ di missili di Hamas (in realtà fuochi d’artificio di grandi dimensioni) è avvenuta dopo l’omicidio di 7 palestinesi in un raid israeliano a Gaza. Ciò che è successo è che Hamas ha reagito all’aggressione armata di Israele, non il contrario, come ritenuto e divulgato dalla Bbc.

Noto divertito che lo stesso è stato detto quando la Germania nazista ha invaso la Polonia: “Torniamo indietro di 80 anni”, oggi la Germania nazista è stata vittima di ripetuti attacchi da parte della Polonia mentre le sue truppe tentavano di mantenere la pace.

Come gli studenti di storia sapranno, la Germania nazista ha mascherato la sua invasione della Polonia da autodifesa. La Germania  ha perfino vestito alcuni dei suoi soldati in uniforme polacca per migliorare la finzione. L’opinione mondiale si è formata attraverso queste bugie. Sfortunatamente troppe persone, inclusi gli apologeti come Mendel, continuano a considerare l’occupazione e gli attacchi di Israele su Gaza come una ‘rappresaglia’.

Questo deprecabile rovesciamento della situazione attuale è il modo in cui Israele giustifica la sua cinquantennale occupazione di Gaza e il suo blocco genocida. Sospendendomi, Twitter contribuisce ad alimentare queste bugie. (Nella prima occasione, il mio account è stato bloccato per una settimana per punizione. In questa occasione, Twitter ha affermato che il mio account non verrà ripristinato).

Ho anche risposto a un altro tweet di Mendel, che giustifica l’assassinio di oltre 200 manifestanti disarmati a Gaza, paragonando “il decennale assedio per fame” di Gaza alla fame del Ghetto di Varsavia. Certo che non sono identici.

I sionisti contano attentamente le calorie del cibo consentito per garantire che la popolazione di Gaza sia tenuta sull’orlo della fame. Questo è il motivo per cui attacca i pescatori di Gaza. Anche i nazisti contavano le calorie del cibo concesso al ghetto di Varsavia. La differenza è che i nazisti si sono deliberatamente accertati che il numero di calorie fosse inferiore a quello necessario per sopravvivere, e le vittime ebree furono circa 80 mila, mentre il numero di abitanti di Gaza che sono morti per il blocco israeliano, i deboli, i malati, i vecchi, è probabilmente di alcune centinaia. Tuttavia, le azioni di Israele sono certamente paragonabili a quelle della Germania nazista.

Mendel ha affermato che il mio tweet era “pieno di retorica antisemita” e che essere ebreo non è un pass gratuito per fare affermazioni antisemite. Sono d’accordo.

Passiamo a un tale George Yousef. Nell’aprile 2016 mi ha mandato un tweet: “Peccato che la tua famiglia sia sopravvissuta, il mondo può fare a meno di stronzi come voi”. Il riferimento ai campi di concentramento nazisti qui è chiaro.

Mi lamentai di questo e di altri tweet offensivi di questo individuo. Poiché non lo avevo mai contattato prima, questo è stato un caso non solo di incitamento all’odio o condotta ostile, ma anche di abuso mirato.

Potreste pensare che il caso sia poi stato chiuso. Non così. Il 20 aprile 2016 Twitter mi ha informato che l’account di Yousef “non vìola le regole di Twitter (https://twitter.com/rules) sul comportamento offensivo”. L’unica spiegazione possibile per questa decisione è che Yousef è un sionista e io non lo sono. Mi è stato detto che se mi sentivo minacciato o in pericolo potevo sempre contattare la polizia locale!

Questo non è l’unico esempio di simili offese. Un certo Mark Haringman, che si faceva chiamare Newsdude, mi accusò di una serie di reati: essere un ladro, un bugiardo, un truffatore, un antisemita, un ex membro laburista, un pedofio, un coccodrillo e, peggio ancora, un socialista!

Quando ho presentato un reclamo formale, Twitter mi ha informato, il 14 maggio 2018, che: “Abbiamo esaminato attentamente la sua segnalazione e abbiamo riscontrato che non sussiste alcuna violazione delle regole di Twitter contro comportamenti offensivi”.

Il 19 ottobre @maxpaws mi ha accusato di essere un “razzista antisemita”, ma, nuovamente, la mia denuncia è stata respinta.

È chiaro che c’è il rifiuto sistematico delle denunce contro i sionisti violenti. Le regole di Twitter sembrano voler dire: se rispondi a qualcosa che i sionisti ti obiettano, sarai giudicato colpevole di ‘condotta odiosa’ o ‘abuso’, ma se sei un sionista hai carta bianca per offendere i tuoi avversari. Puoi anche esprimere il desiderio che sarebbe stato meglio se fossero stati assassinati nelle camere a gas, che è una forma comune di abuso sionista dei loro oppositori ebrei. Ciò dà anche un’idea della mentalità sionista.

Twitter offre una piattaforma per l’individuo più potente e odioso di tutti, Donald Trump. Non c’è dubbio che questo aiuti gli affari. L’idea che Twitter sia seriamente preoccupata del razzismo o del comportamento odioso è ridicola. Ciò che Twitter fa è usare il linguaggio dell’antirazzismo e delle uguaglianze per esercitare la censura politica.

Come ha spiegato quasi un secolo fa Arthur J Balfour, il ministro degli esteri britannico: “Il sionismo, sia giusto o sbagliato, sia buono o cattivo, è … di gran lunga più importante dei desideri e dei pregiudizi dei 700 mila arabi che ora abitano quella terra antica”. Il sionismo è la politica concordata dei governi occidentali, e questo è ciò che Twitter è davvero preoccupato di difendere.

Le politiche di parità, nate per affrontare il pregiudizio e il razzismo, sono state cooptate e adottate dai sostenitori dell’imperialismo e del razzismo. Quando descrivi il linguaggio come ‘odioso’, allora stai depoliticizzando il razzismo, il sessismo e l’omofobia. Abbiamo il diritto di odiare il razzismo, il sessismo e il fanatismo. Ma se ti preoccupi del linguaggio ‘odioso’, allora l’opposizione al capitalismo e all’1% possono essere facilmente inclusi nell’”incitamento all’odio”.

Soprattutto dovremmo riconoscere che Twitter, come Facebook, non è una piattaforma imparziale. È parte integrante del capitalismo occidentale e dell’imperialismo. Difende i valori dell’oppressione e dell’imperialismo e lo fa nel linguaggio depoliticizzato delle uguaglianze. In sostanza, questa è una conseguenza della politica dell’identità in base alla quale qualsiasi identità, anche quella dei sionisti e dei capitalisti, è protetta, perché non esiste alcun mezzo per differenziare tra identità dell’oppressione e identità degli oppressi.

Traduzione per InfoPal di Stefano Di Felice