Uccisi in quanto palestinesi: 20 vittime dall’inizio dell’anno

imagesRamallah-Quds Press. Un rapporto sui diritti umani ha rivelato che l’esercito d’occupazione israeliano, dall’inizio del 2014 ha ucciso 20 Palestinesi.

Nel suo rapporto sul primo trimestre 2014, il centro “Ahrar” per lo studio sui prigionieri e sui diritti umani ha dichiarato che fino ad ora, nell’anno corrente, ammontano a 20 le vittime del fuoco dell’occupazione: 12 di queste persone, tra le quali una donna, sono state uccise nella Striscia di Gaza, le restanti 8, compreso un ragazzo di 16 anni, in Cisgiordania.

Il centro ha aggiunto che queste persone sono rimaste uccise a causa di aggressioni dirette e deliberate da parte dell’occupazione, ciascuna delle quali è stata documentata da testimonianze. Tali aggressioni dimostrano l’esistenza di un chiaro intento omicida nell’agire dell’esercito israeliano.

Si sottolinea inoltre che “queste uccisioni mostrano come per agli occhi dell’occupazione non esista alcuna differenza fra bambini, ragazzi o donne: tutti infatti rappresentano potenziali obiettivi e possibili pretesti per mettere continuamente in mostra il potenziale bellico israeliano”.

Il centro ha chiesto inoltre all’autorità palestinese di istituire delle commissioni d’inchiesta e di citare in giudizio le forze d’occupazione che “ammazzano i Palestinesi senza che essi costituiscano una minaccia”.

Traduzione di Giuliano Stefanoni