UE: Israele sfolla 595 palestinesi dall’inizio del 2021

Bruxelles – MEMO. L’Unione Europea (UE) ha annunciato martedì che Israele ha sfollato 595 palestinesi, inclusi 320 minorenni, dall’inizio del 2021, con un aumento del 50% rispetto allo scorso anno.

Lo ha reso noto la Missione dell’UE a Gerusalemme sul suo account Twitter ufficiale, spiegando che nell’ultima demolizione del 7 luglio a Humsa, nella Valle del Giordano settentrionale, ben 42 persone, tra cui 24 minorenni, sono state sfollate e tuttora sono in disperato bisogno di aiuti umanitari.

Secondo il comunicato, negli ultimi due giorni tre famiglie palestinesi di Gerusalemme Est sono state costrette a demolire le loro case.

L’UE ha chiesto ad Israele di fermare tutte le demolizioni nei Territori palestinesi occupati, aggiungendo che tali attività sono crudeli ed illegali secondo il diritto internazionale e devono cessare.

Un rapporto pubblicato l’8 luglio dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) ha rivelato che Israele ha demolito almeno 421 strutture di proprietà palestinese dall’inizio del 2021.

Secondo il rapporto, 130 strutture distrutte erano state finanziate da paesi donatori.

Israele giustifica le demolizioni con l’argomento della mancanza di permessi edilizi. Tuttavia, secondo i palestinesi, le organizzazioni internazionali e le Nazioni Unite, Israele raramente approva le richieste di permessi di costruzione a Gerusalemme Est e nell’Area C, che costituiscono il 60% della Cisgiordania.