UE: le misure israeliane per sfollare i palestinesi sono illegali

Gerusalemme occupata – PIC. L’Unione Europea (UE) ha affermato che le misure israeliane per sfollare i palestinesi e demolire le loro case sono illegali secondo il diritto internazionale e porteranno a più violenza e sofferenza umana.

In una dichiarazione rilasciata lunedì dal suo rappresentante e dai capi della sua missione in Palestina, l’UE ha affermato che le autorità israeliane hanno demolito, la scorsa settimana, un negozio palestinese nel quartiere orientale di al-Bustan (Silwan) e hanno consegnato ordini di demolizione ai proprietari di molte altre strutture.

La dichiarazione ha aggiunto che più di mille palestinesi che vivono nel distretto di Silwan, nella Gerusalemme Est, stanno affrontando una minaccia simile.

“Le leggi interne israeliane, creando la base per le richieste di sfratto delle famiglie, non esonerano Israele, in quanto potenza occupante, dall’adempiere ai suoi obblighi di amministrare il territorio occupato in modo da provvedere per la popolazione locale e proteggerla”, ha dichiarato l’UE.

“La politica coloniale di Israele è illegale secondo il diritto internazionale. Le azioni unilaterali intraprese in questo contesto, come trasferimenti forzati, sfratti, demolizioni e confische di case, non faranno altro che intensificare un ambiente già teso e portare ad ulteriori violenze e sofferenze umane”, ha aggiunto.

Ha invitato le autorità israeliane a “cessare immediatamente queste attività e fornire i permessi adeguati per la costruzione legale e lo sviluppo delle comunità palestinesi”, evidenziando la sua forte opposizione a “tutte le azioni israeliane che minano la fattibilità della soluzione a due stati”.

“L’UE rimane impegnata a raggiungere una soluzione a due stati – basata sui parametri stabiliti nelle conclusioni del Consiglio del luglio 2014 – che soddisfi le esigenze di sicurezza israeliane e palestinesi e le aspirazioni palestinesi ad uno Stato [proprio] e alla sovranità, che ponga fine all’occupazione iniziata nel 1967 e che risolva tutti i problemi di status permanente, al fine di porre fine al conflitto”, ha sottolineato la dichiarazione.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.