Ue pronta a discutere il riconoscimento dello Stato palestinese

Imemc. Secondo fonti del ministero degli Esteri palestinese, se non verrà raggiunto nessun accordo con Israele nel giro di un anno i rappresentanti dell'Unione Europea discuteranno la possibilità di riconoscere uno Stato palestinese, secondo i confini del 1967.

Il dibattito si baserà su una bozza stesa dalla Germania, nella quale è anche contenuta la scadenza annuale del processo di pace.

Azam al-Ahmad, membro del Comitato centrale di Fatah, ha dichiarato di sperare che la decisione Ue rappresenti un passo importante per il riconoscimento di tutte le risoluzioni Onu riguardanti la questione palestinese.

L'annuncio dell'Ue giunge poco tempo dopo il riconoscimento dello Stato palestinese da parte di Brasile ed Argentina e iniziative simili provenute da tutti i paesi arabi, dalla maggior parte delle nazioni africane e da una parte delle potenze economiche asiatiche, tra cui Cina e India.

Ne risulta che almeno 130 dei 192 stati membri dell'Assemblea generale dell'Onu hanno acconsentito al riconoscimento, da quando Yaser 'Arafat ha proclamato lo Stato palestinese libero nel 1988.

Ciononostante, dei cinque membri permanenti con diritto di veto del Consiglio di sicurezza (Cina, Francia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti d'America), solo Cina e Russia hanno riconosciuto lo Stato in questione. Da parte loro, i paesi dell'Europa occidentale e gli Usa si sono finora dimostrati riluttanti a seguire l'esempio delle due potenze orientali.

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