UE riafferma obiezione all’espansione delle colonie e alla demolizione delle case palestinesi

Bruxelles – The Palestine Chronicle. Mercoledì, l’Unione Europea ha ribadito la sua opposizione alle colonie israeliane e alla demolizione delle case palestinesi nella Cisgiordania occupata, secondo quanto riferito dal Middle East Monitor.

Il Commissario europeo per la gestione delle crisi, Janez Lenarcic, ha affermato che l’organismo ribadisce costantemente la sua forte opposizione alla politica delle colonie israeliane e alle misure illegali adottate in questo contesto.

Lenarcic ha indicato che l’UE ha ripetutamente ricordato a Israele la necessità di adempiere ai suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale, in particolare del diritto internazionale umanitario, nei confronti della popolazione palestinese nella Cisgiordania occupata, compresa l’Area C e Gerusalemme Est.

“In diverse occasioni, abbiamo chiesto a Israele di restituire o risarcire i beni finanziati dall’UE che ha demolito, smantellato o confiscato”, ha affermato Lenarcic.

Le autorità d’occupazione israeliane demoliscono regolarmente le strutture palestinesi e vietano la costruzione nell’Area C, che costituisce circa due terzi dei Territori occupati.

Il numero di coloni nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est, ha raggiunto quota 726.427, distribuiti in 176 colonie e 186 avamposti, dieci dei quali sono stati istituiti nel 2022.