Un altro prigioniero palestinese muore in un carcere israeliano

Ramallah. Le organizzazioni per la difesa dei diritti dei prigionieri palestinesi affermano che un detenuto palestinese di 60 anni, Mohyee al-Din Fahmi Najem, è morto durante la custodia israeliana dopo aver sopportato dure condizioni e sistematica negligenza medica nelle carceri israeliane.

In una dichiarazione congiunta rilasciata domenica, la Commissione Palestinese per gli Affari dei prigionieri e il Club dei Prigionieri palestinesi hanno affermato che Najem, originario di Jenin, era in detenzione amministrativa dall’8 agosto 2023 e aveva trascorso un totale di circa 19 anni nelle carceri israeliane.

Le organizzazioni per i diritti umani hanno osservato che la salute di Najem è peggiorata drasticamente negli ultimi mesi, con una visita in carcere a marzo che ha rivelato che non era in grado di camminare senza assistenza. Nonostante i successivi esami medici, non è stato informato della sua diagnosi.

Hanno accusato le autorità carcerarie israeliane di negligenza medica, sottolineando che a Najem sono state negate cure per malattie croniche ed è stato sottoposto a condizioni che hanno descritto come parte di una “politica sistematica” di abusi contro i detenuti palestinesi.

La sua morte porta a 66 il numero di detenuti e prigionieri deceduti dall’inizio della guerra e dell’assedio in corso, inclusi almeno 40 provenienti da Gaza, e decine di altri dispersi a causa di sparizioni forzate.

Najem, padre di sei figli, sarebbe in condizioni di salute critiche e non ha ricevuto cure mediche durante la sua detenzione.

Najem era precedentemente rinchiusi nel carcere del Naqab/Negev, che secondo i gruppi per i diritti umani è teatro di orrori indicibili perpetrati contro i detenuti, in particolare a causa di epidemie di scabbia e altre patologie.

Il carcere è anche noto per il peggioramento delle condizioni igieniche e le scarse infrastrutture mediche.

(Fonti: PIC, Quds News).