Un altro traffico di organi viene a galla in Israele.

Imemc. Appena pochi mesi dopo che il capo patologo del governo israeliano ha ammesso anni di coinvolgimento in traffici d'organi che hanno riguardato civili sia palestinesi che israeliani, senza il loro consenso, un altro grande traffico di organi è stato reso noto dalla polizia israeliana lo scorso mercoledì.

Secondo i rapporti della polizia, sei sospetti sono stati arrestati in un'operazione condotta mercoledì: tra questi vi sono due avvocati ed un ex generale di brigata, decorato con la medaglia al valore nella guerra del 1967.

“Abbiamo svolto un'inchiesta sotto copertura e siamo rimasti sconvolti dall'entità della questione”, ha detto il commissario Ahron Galor. I sei arrestati, secondo quanto riferisce il magistrato del distretto di Nazareth, si sono visti estendere il periodo di custodia cautelare a sei giorni.

Gli avvocati coinvolti nello scandalo hanno probabilmente falsificato dei documenti, inclusi dei registri medici e documenti di viaggio, affinché dei palestinesi con cittadinanza israeliana in condizioni disperate potessero viaggiare all'estero per vedersi asportato un rene o un altro organo. Il racket del traffico di organi vendeva l'organo in Israele o all'estero per 140.000 dollari; un bel guadagno per chi era coinvolto nel traffico, dato che i 'donatori' ricevevano 20.000 dollari.

Molte vittime vengono menzionate in questo caso, tra cui una signora di cinquant'anni di Nazareth che è volata in Azerbaigian, dove le è stato asportato un rene: le erano stati promessi 100.000 dollari, che però non ha mai ricevuto. Un diciottenne, invece, è volato nelle Filippine con la promessa di 80.000 dollari, che non ha mai visto.

Non è la prima volta che viene scoperto un traffico di organi in Israele, malgrado Israele affermi che si tratta solo di “accuse del sangue” di stampo antisemita. Il giornale svedese “Aftonbladet” pubblicò un articolo nell'agosto 2009, citando fonti palestinesi, le quali sostenevano che varie vittime delle operazioni militari israeliane venivano trovate senza organi. L'articolo suscitò un gran subbuglio, comprese richieste di censura da parte del governo israeliano, petizioni per rimuovere dal suo posto l'autore dell'articolo firmate dai capi delle maggiori organizzazioni ebraiche, il richiamo dell'ambasciatore israeliano in Svezia e numerose dichiarazioni riguardo ad un “crescente antisemitismo” in Svezia e in Europa. Ma alcuni mesi dopo, quando in un video il capo dei patologi d'Israele ha confermato le dichiarazioni dell' “Aftonbladet”, pochi media hanno riportato la notizia.

Quando il Federal Bureau of  Investigation degli Stati Uniti scoprì, nel luglio del 2009 in New Jersey, un grosso traffico di questo tipo che includeva rabbini, sindaci e membri del Congresso, uno degli aspetti più scioccanti di quest'attività criminale fu che venne reso noto un traffico di organi tra Stati Uniti, Israele ed altri Paesi, diretto da Levy Itzak Rosenbaum, di Brooklyn. A quell'epoca, il principale esperto di traffico d'organi negli Stati Uniti, la prof.ssa Nancy Scheper-Hughes, affermò di non essere sorpresa dell'arresto di Rosenbaum, aggiungendo di aver riferito già nel 2001 alle agenzie competenti del suo coinvolgimento in traffici di organi. Ma secondo la Scheper-Hughes, benché la maggior parte di questo traffico avesse origine da Israele, esso “restò un segreto e venne tutto appianato in Israele”.

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