Un bambino tra i due palestinesi uccisi nelle manifestazioni al confine

Gaza-PIC e Quds Press. Due civili palestinesi sono stati uccisi ed altri 246 feriti dalle forze israeliane, che hanno aperto il fuoco contro manifestanti durante il 18° venerdì della Grande Marcia del Ritorno.

Il portavoce del ministero della Sanità a Gaza, Ashraf al-Qidra, ha affermato che le vittime sono Majdi al-Satari, 14 anni, e Ghazi Abu Mustafa, 43 anni.

Secondo al-Qidra, tra i feriti vi sono 19 bambini, 6 paramedici ed un giornalista. Circa 11 manifestanti sono in condizioni critiche.

Un drone israeliano ha lanciato almeno un missile contro un gruppo di giovani palestinesi, ad est di Gaza.

I giovani che partecipavano alle proteste hanno bruciato decine di pneumatici, nel tentativo di oscurare la vista dei cecchini israeliani di stanza al confine.

La Grande Marcia è iniziata a Gaza il 30 marzo, in cinque campi allestiti lungo il confine della Striscia con i territori occupati del 1948.

La marcia chiede principalmente di revocare l’embargo israeliano su Gaza e far valere il diritto al ritorno nelle loro terre dei rifugiati palestinesi, da cui sono stati espulsi nel 1948, come previsto nelle risoluzioni pertinenti delle Nazioni Unite.

Dall’inizio della Grande Marcia del Ritorno, 160 palestinesi sono stati uccisi, compresi 18 bambini, e 16.750 sono stati feriti.