Un budget colossale per l’ebraicizzazione di Gerusalemme

172529270Gerusalemme-PIC. L’amministrazione israeliana di Gerusalemme ha rese note le caratteristiche della ripartizione del budget per il 2017 che si rivela essere il più importante dall’occupazione della Città Santa e in attesa di approvazione da parte del governo sionista.

Secondo un rapporto pubblicato sabato 18 marzo dall’Ufficio della Difesa della terra e della lotta contro la colonizzazione (organismo ufficiale), il budget ammonterebbe a circa 7,37 miliardi di shekels (2 miliardi di dollari), dopo che il governo israeliano di Benjamin Netanyahu avrebbe accordato un aumento di 700 milioni di shekels (190 milioni di dollari) nel 2017, in concomitanza con le celebrazioni del cinquantesimo anniversario dell’occupazione delle due parti della città santa.

Nel dettaglio, saranno costruite 11.000 nuove unità abitative con 24 nuove mappe nel quartiere. Saranno aggiunti cinque milioni di metri quadrati per progetti di interesse economico e commerciale attorno alla città di Gerusalemme.

Il rapporto ha denunciato le dichiarazioni del sindaco dell’occupazione Nir Barkat, secondo il quale in occasione del 50° anniversario dell’”unificazione di Gerusalemme”, verranno avviati numerosi progetti volti a cambiare la fisionomia della città.

Il rapporto ha accusato il governo Natanyahu di realizzare alloggi destinati a inghiottire le terre palestinesi: il ministro della difesa Avigdor Lieberman ha approvato di recente la costruzione del muro di Apartheid attorno a Beit El, colonia costruita su terre palestinesi, a nord della città di Ramallah.

Le autorità occupanti israeliane prevedono anche di appropriarsi di numerosi ettari di terre, di demolire progressivamente le abitazioni storiche palestinesi situate in diverse zone di Gerusalemme, di confiscare terre agricole e uliveti e di espandere le colonie, in particolar modo nella regione Sha’arawiya, a nord di Tulkarem, nella regione di Negev e in altre come il villaggio di Sawiya, a nord di Nablus.
Traduzione di Giovanna Vallone