Un deputato brasiliano chiede alla comunità palestinese di votare per Lula

Paulo Pimenta, a sinistra, e il candidato presidenziale Lula da Silva [Paulo Pimenta].

MEMO. Di Eman Abusidu. Il deputato del Partito dei Lavoratori nel Congresso brasiliano, Paulo Pimenta, ha invitato la comunità palestinese del paese a sostenere l’ex presidente Lula da Silva nel ballottaggio delle elezioni presidenziali previsto per il 30 ottobre. Pimenta ha sottolineato che Lula ha fatto molto per la comunità palestinese nel corso degli anni e pertanto ha chiesto loro di ricambiare il favore.

La richiesta non è giunta inaspettata, dato che Lula da Silva e i parlamentari brasiliani hanno dimostrato un costante sostegno a favore dei Palestinesi. Nel dicembre del 2019, 210 parlamentari, tra cui senatori e deputati federali, hanno sostenuto il lancio del primo Fronte Parlamentare in difesa dei diritti del popolo palestinese.

“Ai nostri amici della comunità palestinese di Rio Grande do Sul e di ogni luogo del Brasile, grazie per il vostro sostegno, la gratitudine e la fiducia da voi riposta nel nostro lavoro”, ha affermato Pimenta in un video messaggio. “Ora avete l’enorme opportunità di portare avanti la vostra causa con maggior successo votando per Lula. La comunità palestinese ha una grande influenza nel Rio Grande do Sul e in molti altri luoghi, e abbiamo bisogno del vostro aiuto per vincere. Queste elezioni sono essenziali perché la comunità abbia il riconoscimento che merita”.

Pimenta ha confermato che i voti della comunità palestinese sono molto importanti per Lula da Silva, da sempre alleato del popolo palestinese. “Come presidente, Lula ha sempre difeso i diritti legittimi dei Palestinesi”, ha spiegato. Una eventuale vittoria di Lula il 30 ottobre costituirebbe una significativa differenza per la causa palestinese, sia in Brasile che nei forum internazionali, ha aggiunto il deputato. “Il popolo palestinese avrà di nuovo un amico brasiliano di supporto alle Nazioni Unite”.

Secondo Pimenta, il Partito dei Lavoratori e i suoi deputati sono storicamente impegnati nella causa palestinese. “Quando il nostro partito ha avuto l’opportunità di governare il paese, si è fortemente impegnato per il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese nell’ottenere la propria terra”. Israele, ha sottolineato, sostiene invece l’avversario di Lula nel ballottaggio presidenziale, l’attuale presidente Bolsonaro.

In Brasile vivono circa 70.000 rifugiati palestinesi. La loro presenza è significativa negli Stati meridionali del Brasile, come Rio Grande do Sul e Santa Caterina. Molti Palestinesi hanno posizioni nei ceti professionali e svolgono un ruolo di primo piano nella vita politica ed economica del paese. L’integrazione dei membri della diaspora palestinese nella società brasiliana e la loro conoscenza della lingua portoghese li ha aiutati a raggiungere i loro concittadini e a stabilire relazioni politiche, sociali e culturali.

Secondo Ualid Rabah, presidente della Federazione Araba Palestinese del Brasile (FEPAL), anche nei momenti più difficili i Palestinesi non sono stati soggetti a violenza, odio, intolleranza, razzismo o xenofobia. “Il nostro consiglio è che tutte le persone che amano il Brasile e hanno a cuore la questione palestinese ne tengano conto durante il ballottaggio elettorale del 30 ottobre. Dovremmo votare per il candidato che dice alla Palestina e no all’apartheid israeliana”.

Il Congresso brasiliano ha recentemente organizzato una sessione speciale per la Palestina per esprimere solidarietà al popolo palestinese contro le continue aggressioni dell’occupazione israeliana; il deputato Paulo Pimenta era fra i partecipanti. Alla sessione hanno partecipato diversi diplomatici di vari paesi, tra cui Cuba, Nicaragua, Zimbabwe, Nigeria, Iran, Libia, Repubblica Dominicana, Qatar e Bielorussia.

Durante la seduta, Pimenta ha confermato che è stata rafforzata l’importanza della solidarietà internazionale nella lotta contro l’apartheid e i crimini contro l’umanità comessi da Israele in Palestina. “La lotta del popolo palestinese è la lotta di tutti coloro che credono nel diritto di possedere la propria terra”, ha insistito. “Tacere sulla perpetuazione dei crimini israeliani equivale a parteciparvi, e nessuno può tacere sul genocidio in atto contro il popolo palestinese”.

Quando le comunità dei paesi latino-americani hanno denunciato l’ultima offensiva militare israeliana contro Gaza, in particolare Brasile, Argentina, Cile ed El Salvador, Pimenta ha preso posizione contro il “feroce” attacco. “Sono solidale con il popolo palestinese e mi considero un soldato della sua lotta”, ha dichiarato. Continuerò a sostenere i Palestinesi finché non innalzeremo la bandiera della Palestina, una bandiera che unisce i popoli di tutto il mondo”.

Lula da Silva ha sempre dimostrato grande simpatia e sostegno alla causa palestinese e al popolo palestinese, dentro e fuori dal Brasile. Durante il suo mandato, ha preso molte decisioni a favore della Palestina, tra cui il suo riconoscimento come Stato indipendente entro i confini del 1967. Ha anche incrementato lo status della rappresentanza diplomatica tra i due paesi. Al primo turno delle elezioni presidenziali del 2 ottobre, ha ricevuto 592 sui 716 voti espressi al seggio elettorale, all’interno del Consolato brasiliano a Ramallah, da cittadini brasiliani che vivono e lavorano nella Cisgiordania occupata. La domanda è: i Palestinesi lo sosterranno nel ballottaggio del 30 ottobre?

Traduzione per InfoPal di Aisha T. Bravi