Un economista liberal è il nuovo premier egiziano. Nel frattempo, la Striscia soffoca nell’assedio

latuff_freedom_1InfoPal. Martedì, il presidente egiziano ad interim ha nominato l’economista liberale Hazem al-Beblawi, ex ministro delle Finanze, come primo ministro. Ne ha dato notizia il portavoce presidenziale, Ahmed al-Muslimani.

A El-Baradei, attuale rappresentante dell’opposizione liberale, è stato assegnato l’incarico di vice-presidente per le relazioni estere. La candidatura dell’ex capo dell’Aiea (Agenzia per l’energia atomica) a primo ministro era stata respinta dal partito salafita al-Nur.

Un golpe militare ha deposto una settimana fa il presidente Mohammed Mursi, eletto democraticamente l’anno scorso.

L’Egitto è nel caos. Le manifestazioni di sostenitori e di avversari di Mursi continuano, e l’esercito spara sulla folla, in un’escalation di violenze che fa temere una guerra civile o una nuova dittatura.

Parallelamente, il valico di Rafah, che collega l’Egitto alla Striscia di Gaza è stato chiuso a tempo “indefinito”. Un milione e 700 mila palestinesi sono tra le vittime della crisi egiziana. I tunnel della “sopravvivenza” sono stati quasi tutti distrutti e la popolazione è sotto grave assedio.