Un giovane ucciso e altri 14 feriti dalle IOF a Jenin

Jenin-Quds Press e PIC. Venerdì, le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno sparato a un giovane palestinese durante un’incursione nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania, uccidendolo.

Il ministero della Sanità palestinese ha affermato che Matin Dababa, 20 anni, è stato ucciso dagli spari israeliani durante un’incursione nel campo profughi di Jenin.

Almeno altre 14 persone hanno riportato ferite da arma da fuoco durante l’invasione, tra cui un medico che versa in condizioni critiche.

Fonti locali hanno affermato che un medico, il dottor Abdullah Abu al-Tin, è stato colpito alla testa mentre cercava di soccorrere uno dei feriti nel cortile del Jenin Governmental Hospital. Il direttore dell’ospedale, Wissam Bakr, ha confermato che Abu al-Tin “è in gravissime condizioni”.

Scontri (*) sono scoppiati nel campo profughi dopo che una forza speciale israeliana si è infiltrata nell’area.

Decine di veicoli militari hanno poi fatto irruzione nel campo profughi tra pesanti colpi di arma da fuoco.

Dall’inizio dell’anno, 170 palestinesi sono stati uccisi durante gli attacchi israeliani in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.

(*) Nel linguaggio militare, gli scontri avvengono tra eserciti o gruppi armati di pari forze. Tra Tsahal, l’esercito israeliano, e la Resistenza o i gruppi di giovani palestinesi che rispondono alle aggressioni dell’occupante israeliano non c’è parità di forze. Pertanto, riportiamo tra virgolette il termine scontri/scontro, per non indurre i lettori meno informati a pensare che in Palestina sia in atto un conflitto/guerra tra attori con eserciti, armamenti e forze paritarie.