Un gruppo per i diritti umani chiede l’apertura delle rotte marittime per le navi umanitarie di Gaza

Gaza – Press TV. Il gruppo palestinese per i diritti umani Al-Haq ha chiesto ai paesi del mondo di aprire le proprie acque al passaggio ininterrotto delle flottiglie di aiuti umanitari dirette nella Striscia di Gaza, nel mezzo di una guerra genocida israeliana.

L’appello è stato lanciato sabato, un giorno dopo che una nave diretta a Gaza, che trasportava aiuti umanitari e attivisti, è stata attaccata da droni israeliani mentre si trovava in acque internazionali al largo di Malta.

La Freedom Flotilla Coalition, la cui nave, la Conscience, ha preso fuoco durante l’attacco, ha chiesto che gli ambasciatori israeliani siano convocati per rispondere di “violazione del diritto internazionale, incluso il blocco in corso e il bombardamento della nostra nave civile”.

In una dichiarazione, Al-Haq ha affermato che la Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite e il Procuratore della Corte penale internazionale (ICC) dovrebbero indagare sull’attacco criminale alla Conscience.

Ha inoltre espresso sgomento per il fatto che alcuni paesi scelgano di rimanere complici dei crimini israeliani a Gaza con il loro silenzio, invece di imporre la fine del genocidio israeliano e dell’assedio letale sul territorio palestinese.

Ha inoltre esortato gli attivisti a sostenere e unirsi agli sforzi internazionali volti a garantire la consegna di aiuti salvavita a Gaza.

Nel frattempo, il gruppo per i diritti umani ha chiesto un embargo sulle armi, nonché sanzioni politiche ed economiche contro Israele, affermando che il regime dovrebbe essere destituito dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per le sue continue violazioni della Carta delle Nazioni Unite.

Israele ha lanciato la sua guerra genocida contro la Striscia di Gaza il 7 ottobre 2023, che ha finora ucciso almeno 52.535 palestinesi, per lo più donne e bambini, e ferito più di 118.491 persone.

Il regime di Tel Aviv ha accettato i termini negoziali di lunga data del gruppo di resistenza Hamas nell’ambito di un cessate il fuoco a Gaza, iniziato il 19 gennaio.

Tuttavia, Israele ha abbandonato unilateralmente la tregua il 2 marzo, interrompendo gli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Ha anche ripreso la sua mortale campagna di bombardamenti e ha ridistribuito le truppe nel territorio bloccato.