Un nuovo lessico per il nostro “Che fare?” sulla questione israelo-palestinese

Di Diana Carminati. ISM-Italia. “Ha ancora senso oggi parlare di Palestina e Israele usando espressioni come “processo di pace”, “soluzione a due Stati”, “partizione”? Ha senso continuare con un vuoto dibattito politico, facendo il gioco dei sionisti e mantenendo lo status quo? Le tesi di Noam Chomsky e Ilan Pappé ruotano attorno all’idea che i tempi siano maturi per un cambio di rotta”. Questa breve sinossi si trova a commento del nuovo libro di N. Chomsky e I. Pappé, Palestina e Israele: Che fare?, Fazi, giugno 2015. E ancora “Si tratta di un nuovo approccio, i cui cardini scaturiscono innanzitutto dalla necessità di superare l’ipocrisia del lessico israeliano; non più “processo di pace”, dunque, ma “decolonizzazione” e “cambio di regime”.

Come scrive Pappé, c’è bisogno di «un nuovo discorso che analizzi la realtà invece di ignorarla», perciò «se si vuole superare la paralisi concettuale impostaci dalla soluzione a due Stati, chiunque sia nelle condizioni di farlo – a qualsiasi livello – dovrebbe proporre una struttura politica, ideologica, costituzionale e socioeconomica che valga per tutti gli abitanti della Palestina, non solo dello Stato di Israele».

– See more at: http://www.palestinarossa.it/?q=it%2Fcontent%2Fstory%2Fun-nuovo-lessico-il-nostro-che-fare-sulla-questione-israelo-palestinese#sthash.i3yhyoZa.ciHZtNUA.dpuf