Un palestinese ucciso e quattro feriti durante raid di demolizione in un villaggio del Negev

412934CNegev˗Ma’an. Mercoledì due persone sono state uccise e diverse altre sono state ricoverate in ospedale in seguito a un raid notturno di demolizione nel villaggio beduino di Umm al-Hiran, nella regione del Negev, che ha provocato degli scontri, con le forze israeliane che hanno impiegato proiettili rivestiti di gomma, gas lacrimogeni e granate stordenti per reprimere i residenti che si erano riuniti per resistere alle demolizioni.

Un cittadino palestinese di Israele è stato freddato dalle forze israeliane dopo aver cercato, a quanto riportato dalla polizia israeliana, di compiere un attacco automobilistico contro gli agenti israeliani, ferendone svariati. Tuttavia, numerosi testimoni oculari hanno dichiarato che il conducente ha perso il controllo del proprio veicolo dopo che la polizia gli aveva sparato, facendolo quindi schiantare contro i poliziotti, uno dei quali è rimasto ucciso.

Taleb Abu Arar, membro della Knesset, ha dichiarato che la polizia ha ucciso Abu Qian “a sangue freddo”, secondo quanto riportato dal sito news israeliano Ynet. “La polizia gli ha sparato senza alcun motivo. Non è vero che ha cercato di investire i poliziotti”.

I residenti hanno identificato il palestinese ucciso come Yaqoub Moussa Abu al-Qian, 47 anni, insegnante di matematica del paese di Hura.

La polizia israeliana ha confermato che un poliziotto è morto per le ferite riportate dopo essere stato colpito dall’auto. L’agente ferito è stato identificato come Erez Levi, 34.

Ayman Odeh, membro della Knesset e presidente della Lista Comune, che rappresenta i partiti guidati dai cittadini palestinesi di Israele, è stato ferito alla testa e alla schiena da proiettili rivestiti di gomma e portato all’ospedale Soroka di Beersheba.

Traduzione di F.G.