Un piano israeliano per sfollare migliaia di palestinesi attraverso una nuova carta d’identità

Al Quds (Gerusalemme)-InfoPal. Un esperto palestinese di diritto ha lanciato l’allarme su un piano israeliano per sfollare migliaia di gerosolimitani dalla loro città di origine, attraverso l’implementazione di una nuova carta d’identità biometrica.

Il professore di diritto internazionale, Hanna Issa, ha affermato che la carta d’identità biometrica è una sorta di smart card contenente le caratteristiche fisiche del cittadino, quali le impronte digitali, l’impronta della retina e il DNA. Ha aggiunto che la carta include anche i dati personali relativi al titolare, oltre ad un numero univoco collegato ad un database centrale, che contribuirà ad accertare l’ identità del titolare della carta.

In un comunicato stampa diramato oggi, mercoledì 9 ottobre, Issa ha espresso la propria preoccupazione per le conseguenze del nuovo metodo sulle migliaia di palestinesi residenti a Gerusalemme, nelle aree situate dietro al Muro di separazione, come i villaggi di al-Ram e al-Eizariya (Betania). “Infatti, per ottenere le nuove carte d’identità, gli abitanti dovrebbero dimostrare che risiedono entro i confini del Comune Gerusalemme, e in caso contrario, essi verrebbero cacciati, i loro documenti di soggiorno revocati e verranno impediti dall’accedere alla città”, ha aggiunto il professore.

Issa, che ricopre anche il ruolo del segretario generale dell’organizzazione islamo-cristiana per il sostegno ad al-Quds e ai suoi luoghi santi, ha spiegato che l’implementazione della nuova carta arriva in seguito all’approvazione del Knesset, avvenuta due anni fa, di una legge che si propone di individuare i modi per identificare le persone, assicurarsi delle loro identità, creando un database biometrico, e proteggere la privacy dei cittadini. Egli ha sottolineato che molte organizzazioni per i diritti umani si sono opposti alla legge in questione in quanto darebbe alle autorità israeliane la possibilità di conoscere troppi dettagli della vita privata dei cittadini e scoprire dove si trovano in qualsiasi momento. Oltre al fatto che un guasto al sistema di protezione e una successiva perdita di informazioni, potrebbero mettere al repentaglio i dati personali altamente sensibili dei cittadini, esponendoli a diversi rischi.