Gaza-Quds Press. Un’organizzazione palestinese per i diritti umani ha confermato la morte di 7 pazienti dall’inizio di quest’anno. Erano in attesa dei permessi per accedere alle cure in Cisgiordania, o nei Territori occupati nel 1948 (Israele, ndr), per poter attraversare il posto di blocco di Beit Hanoun/Erez, nel nord della Striscia di Gaza.
È quanto emerge da un recente rapporto del Centro Palestinese per i Diritti Umani/PCHR (un’organizzazione non governativa) pubblicato lunedì, dal titolo “Diritto alla sanità“. Il testo racconta la sofferenza dei pazienti di Gaza, derivante delle restrizioni israeliane per potersi curare al di fuori della Striscia.
Il rapporto mostra le gravi violazioni del diritto internazionale e umanitario da parte delle autorità di occupazione israeliane. La negazione del diritto dei pazienti nella Striscia di Gaza alla libera circolazione e all’accesso sicuro ai servizi sanitari, come il loro diritto a viaggiare per gravi malattie, per le quali non sono disponibili cure negli ospedali della Striscia, rimangono gli abusi più gravi.
Viene mostrato, inoltre, che durante gli anni 2008-2021, le autorità di occupazione hanno ostacolato il viaggio di 73.955 pazienti dalla Striscia di Gaza, bisognosi di cure negli ospedali della Cisgiordania, inclusa Gerusalemme occupata o Israele, su un totale di 204.086 richieste di permessi per motivi sanitari, equivalente al 36,2% del totale delle richieste presentate.
Secondo il rapporto, dall’inizio del 2022 fino ad agosto, le autorità di occupazione hanno ostacolato il passaggio di 5001 pazienti su 13.270, il 37,6% del totale delle richieste di cure.
Nel suo rapporto, il Centro palestinese per i diritti umani ha dichiarato che “la comunità internazionale dovrebbe fare pressione su Israele affinché sia costretto a rispettare i doveri di occupante, ai sensi del diritto umanitario internazionale, per consentire a tutti i pazienti che soffrono di malattie gravi e che non possono farsi curare negli ospedali della Striscia di Gaza, di viaggiare e raggiungere le strutture ospedaliere il più velocemente possibile, senza alcun ritardo o ostacolo, magari concedendo il rilascio di permessi di lunga durata per i malati di cancro e per coloro che soffrono di patologie incurabili”.
Traduzione per InfoPal di G.B.
Il link al rapporto: