Un tribunale israeliano decide di non rilasciare il prigioniero Adnan, nonostante il deterioramento delle sue condizioni di salute

Gerico/Ariha-Quds Press. La Fondazione “Mahjat al-Quds” (indipendente con sede in Cisgiordania) ha confermato che il tribunale israeliano di Salem ha deciso di rinviare la decisione di rilascio del prigioniero Khader Adnan, in sciopero della fame, per il 72° giorno consecutivo.

Il “Club dei prigionieri” (indipendente con sede a Ramallah) ha dichiarato che l’udienza si è svolta alla presenza del prigioniero Adnan in “videoconferenza”. Il prigioniero continua a rifiutarsi di assumere medicine e di sottoporsi a visite mediche.

Mahjaht al-Quds ha affermato in un comunicato stampa divulgato lunedì che “Khader Adnan, leader del movimento del Jihad islamico, continua il suo sciopero della fame a tempo indeterminato per il 72° giorno consecutivo, iniziato dal suo arresto, il 5 febbraio scorso, contro la sua detenzione amministrativa”.

Il Consiglio supremo della leadership dei prigionieri del movimento del Jihad islamico ha ritenuto l’occupazione pienamente responsabile per la vita e l’incolumità del prigioniero Khader Adnan.