Kafr Qassem – PIC. Lunedì il tribunale centrale di Lod (nei territori palestinesi occupati dal 1948) ha condannato Shatila Abou Ayada, una giovane ventitreenne originaria dalla citta di Kafr Qassam, a 16 anni di detenzione incondizionata.
Shatila è stata condannata, dopo una serie di continue proroghe, con l’accusa di aver pugnalato una donna israeliana, lo scorso anno, nella zona industriale di Ras Eïn per “ragioni nazionaliste”.
Lo scorso 14 febbraio la ragazza era stata incolpata dal procuratore israeliano di tentato omicidio, per progetti di omicidio nei confronti di cittadini ebrei e per la fabbricazione di esplosivi, sfruttando Internet per acquistarne il materiale e per conoscere i segreti di produzione.
La famiglia di Shatila nega tutte le accuse contro la figlia e difende l’innocenza della giovane ragazza.
Traduzione di Giulia Cazzola