Di Younes Arar. Una madre di 66 anni, Fatheya Khanfar, è stata condannata a 11 mesi di carcere, qualche giorno fa, con l’accusa di aver tentato di introdurre una scheda per un telefono cellulare durante la visita a suo figlio Rami, detenuto.
La donna ha totalmente rigettato l’accusa.
Israele abitualmente imprigiona familiari di detenuti con le scuse più varie, come ulteriore forma di pressione e tortura psicologica.