Una risoluzione proposta alle Nazioni Unite sulle armi nucleari israeliane è stata nuovamente rigettata

Imemc. Una risoluzione proposta da 18 Stati membri arabi, che esprimono la loro preoccupazione sull’arsenale nucleare di Israele è stata rifiutata ancora una volta, giovedì, durante la conferenza generale annuale dell’Agenzia Internazionale per l’energia atomica (AIEA).

Secondo l’AFP, il provvedimento è stato respinto con 58 voti contrari, 45 favorevoli e 27 astenuti.
Israele è ben noto per essere un paese che accumula armi nucleari per diverse ragioni, ma non ha mai riconosciuto queste accuse. Lo stato è un membro dell’AIEA, ma non è soggetto ai loro controlli, tranne che in un piccolo centro di ricerca.
La proposta, che è stata respinta già in occasioni precedenti, ha espresso “preoccupazione per le capacità nucleari israeliane” e ha esortato Israele ad aderire al Trattato di Non Proliferazione nucleare (TNP), riponendo tutti i suoi impianti nucleari sotto la supervisione dell’AIEA.
Inoltre, nel 2009, la stessa risoluzione è stata approvata in maniera ristretta dai membri dell’AIEA, ma non è mai stata seguita, riferisce l’AFP. Gli stati membri arabi accusano i paesi occidentali di utilizzare due pesi e due misure per quanto riguarda la questione delle armi nucleari israeliane, non chiedendo che le sue attività vengano poste sotto la supervisione dell’AIEA, mentre, allo stesso tempo, obbligano l’Iran a rispettare gli obblighi derivanti dal TNP.
Teheran è accusato dall’Occidente di sviluppare armi nucleari e nonostante neghi queste accuse, l’Iran e le maggiori potenze mondiali sono in trattativa per cercare di raggiungere un accordo nucleare entro il 24 di novembre.
Traduzione di Maddalena Goi