UNESCO: Hebron il 4° sito palestinese dichiarato patrimonio dell’umanità

Hebron (al-Khalil)-PIC. Il ministro palestinese del Turismo e dei Beni culturali, Rula Ma’ay’ah, ha annunciato venerdì 7 luglio l’iscrizione della città vecchia di al-Khalil e della moschea Ibrahimi nella lista dei patrimoni dell’UNESCO.

La decisione, passata durante la 41ª sessione del Comitato per il Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO tenutasi a Cracovia, fa di al-Khalil il quarto sito palestinese iscritto alla lista dopo Gerusalemme, Betlemme e Battir.

Ma’ay’ah ha descritto la risoluzione come un “successo storico che conferma l’identità palestinese di al-Khalil e della moschea di Ibrahimi, confutando così le menzogne ​​israeliane sulla storia della città”.

Il ministro ha aggiunto che questo proteggerà la moschea Ibrahimi e la zona circostante dagli attacchi israeliani e dalle continue operazioni di ebraicizzazione.

Ma’ay’ah ha dichiarato che il ministero del Turismo e dei Beni culturali chiederà l’aiuto dell’UNESCO per sviluppare progetti atti a preservare il patrimonio culturale di al-Khalil e riabilitare l’infrastruttura turistica, con lo scopo di promuovere il sito come patrimonio dell’umanità che vale la pena visitare.

Il ministero palestinese aveva depositato il 30 gennaio 2017 una richiesta all’UNESCO per iscrivere al-Khalil nella lista dei patrimoni dell’umanità. Il 21 maggio 2017, il ministero ha presentato una richiesta supplementare d’emergenza per la stessa questione a causa delle sempre maggiori aggressioni israeliane sulla città vecchia di al-Khalil e sulla moschea di Ibrahimi.

Con oltre 6.000 anni di storia alle spalle, al-Khalil è una delle città palestinesi più antiche ed è considerata il quarto luogo più sacro per i musulmani.

Il portavoce del governo giordano, Mohammed al-Momani, ha accolto con gioia la risoluzione dell’UNESCO che punta il dito sull’illegalità delle pratiche israeliane in città.

Traduzione di Simona Pintus