Unica area umida di Gaza: foto dell’antica valle di Gaza

Gaza- Palestine Chronicle. Foto e testo di Mahmoud Nasser. Wadi Gaza, anche conosciuto come la Valle di Gaza, fu colonizzata da antiche civiltà già 5 mila anni fa. Questo rende Gaza una delle città più antiche della terra. La fonte dell’acqua della Valle sono le montagne di Hebron e la sua destinazione finale è il Mar Mediterraneo, nella Striscia di Gaza.

Immondizia accumulata nel punto in cui il Wadi incontra il Mar Mediterraneo. (Campo profughi di Nuseirat settentrionale, Gaza. 12 marzo 2022).

Wadi Gaza, situata al centro della Striscia, è l’unica zona umida di Gaza. La Valle ha una lunghezza di 9 chilometri, mentre la sua larghezza varia a seconda della zona. La zona umida di Wadi è un’importante area ecosistemica nella densamente popolata Gaza.

Un piccolo stagno si forma dove il Wadi incontra il mare. (Campo profughi di Nuseirat settentrionale, Gaza. 12 marzo 2022).

Nel 1999 Wadi Gaza venne dichiarata area protetta.

Uccelli volano sopra l’arida Wadi Gaza durante una giornata piovosa. (Campo profughi di Nuseirat settentrionale, Gaza. 12 marzo 2022).

La Valle, tuttavia, sta rapidamente perdendo gran parte della sua acqua a causa della decisione israeliana di creare bacini idrografici, impedendo così al Wadi di correre completamente verso la Striscia. Di conseguenza, ciò ha messo in pericolo la flora e la fauna del Wadi.

Una sezione del Wadi vicino al Mar Mediterraneo. (Gaza, 12 marzo 2022).

Inoltre, la rapida urbanizzazione e la mancanza di pratiche di conservazione hanno contribuito all’attuale situazione.

I rifiuti vengono scaricati sulle rive del Wadi Gaza vicino al Mediterraneo. (Gaza, 12 marzo 2022).

Il degrado e l’aridità del Wadi Gaza sono una preoccupazione di diverse organizzazioni locali e internazionali. Di recente, il governo norvegese ha finanziato un progetto per il ripristino e la riabilitazione del Wadi Gaza.

Una parte del Wadi che incontra il Mar Mediterraneo. (Nuseirat settentrionale, Gaza. 19 marzo 2022).

Questo progetto, una volta completato, dovrebbe proteggere notevolmente il Wadi. Secondo il piano, l’area diventerà un parco naturale per i residenti della Striscia di Gaza, che tuttora dispongono di spazi verdi e aree naturali molto limitati.

Il lato orientale di uno dei ponti che collegano il Governatorato di Gaza ed il Governatorato di Mezzo. (Gaza, 23 marzo 2022).

Secondo il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), l’agenzia esecutiva del progetto, un piano generale completo per il Wadi assicurerà che venga pulito, riabilitato, rinverditi, recintato e protetto.

Un accampamento beduino circondato da cumuli di rifiuti smaltiti. (Campo profughi di Nuseirat settentrionale, Gaza. 23 marzo 2022).

Per quanto sia importante far rivivere e restaurare il Wadi, altrettanto importante è ciò che accadrà dopo, in termini di protezione e mantenimento a beneficio delle generazioni attuali e future.

Un ponte costruito sul Wadi Gaza per collegare sia il Governatorato di Gaza che il Governatorato di Mezzo. Il ponte è stato distrutto durante la guerra israeliana a Gaza nel 2014 ed è di nuovo in piedi. (Gaza, 23 marzo 2022).

La rinascita del Wadi garantirà molti benefici economici e sociali. La vita delle comunità circostanti migliorerà grazie alla costruzione di nuove strutture ricreative, che a loro volta creeranno nuove opportunità di lavoro attraverso le varie attività del progetto.

Una prospettiva diversa del ponte costruito sul Wadi Gaza per collegare sia il Governatorato di Gaza che il Governatorato di Mezzo. (Gaza, 23 marzo 2022).

Per la popolazione di Gaza, la rinascita del Wadi è un progetto molto necessario.

Il lato occidentale di uno dei principali ponti sul Wadi Gaza che collega il Governatorato di Gaza con il Governatorato di Mezzo. In lontananza si può vedere la principale centrale elettrica di Gaza. (Gaza, 23 marzo 2022).

Attraverso di essa, si possono creare posti di lavoro, le comunità possono prosperare e, cosa più importante, la gente di Gaza avrà accesso a un po’ di natura per alleviare il peso della vita quotidiana sotto assedio e occupazione.